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L’interrogazione parlamentare all’Ars, sulle condizioni del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele di Gela

Il diritto alla salute “quasi negata” al presidio ospedaliero Vittorio Emanuele di Gela, ha portato Marco Maniglia, imprenditore e candidato alle ultime elezioni regionali siciliane che sempre si spende per la città senza con non pochi bastoni tra le ruete ma con tenacia ecomiabile,   a scrivere al suo gruppo politico di riferimento all’Assemblea Regionale Siciliana.

Il diritto alla salute, che dovrebbe, condizionale è d’obbligo, essere il primo punto di riferimento dell’amministrazione, pare che sia stato lasciato da parte, come molte altri interventi in città, al netto dei trionfalissimi annunci di qualsivoglia impegno, si badi bene, impegno, che poi non si è tramutato in un nulla di fatto.

La città non è nemmeno un cantiere è solo un enorme ricettacolo di medie e grosse voragini sparse per il territorio cittadino;

Ritornando al nosocomio gelese, l’interrogazione del gruppo SUD CHIAMA NORD  e  SICILIA VERA a firma di

  • ALESSANDRO DE LEO
  • LUDOVICO BALSAMO
  • CATENO DE LUCA
  • MATTEO SCIOTTO
  • ISMAELE LA VARDERA
  • SALVATORE GERACI
  • GIUSEPPE LOMBARDO
  • DAVIDE MARIA VASTA

chiede “Iniziative urgenti per superare le problematiche e le criticità del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele di Gela per garantire una efficiente ed adeguata gestione della salute pubblica.”

Siamo curiosissimi di sentire le spiegazioni che l’Assessore al ramo ed il Presidente, così veloci a a fornire un paracadute all’amministrazione per le royalties o a scefliere gela per costruire il famoso inceneritorie, se riusciranno a prendere di nuovo in giro la città oppure,se con uno scatto d’orgoglio riusciranno a dare un servizio adeguato alla citta.

 

LEGGI L’INTERROGAZIONE COMPLETA

 

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