Politica

La guerra per l’intestazione del finanziamento Eni

Il pensiero del consigliere Cascino

Gela – Eni diffonde un comunicato su finanziamenti destinati da settimane a diverse città d’Italia. Alle 12.18 del 7 aprile si indica per la provincianissena il Sant’Elia. Alle 16.15, L’Asp chiede una correzione perchè nell’interlocuzione precedente era stato indicato l’ospedale di Gela per la realizzazione/ampliamento del reparto di Terapia Intensiva. Arriva un altro comunicato che corregge il tiro. In serata il sindaco invia una nota in cui sottolinea il suo lavoro di intermediazione sul progetto. Ecco cosa pensa il consigliere comunale Vincenzo Cascino:

“Apprendo da giornali e social una certa bramosia nel volere a tutti costi sminuire il lavoro fin qui svolto dal Sindaco, e dall’Amminstrazione, nella dolorosa vicenda Covid19.
Forse molti non si rendono conto che ci troviamo di fronte ad una situazione senza precedenti, dove non è facile trovare subito tutte le soluzioni del caso. Ciò che appare ancor più stridente, è che tale tentativo, poco efficace di screditamento delle istituzioni, viene da parte di soggetti estranei alla politica, che a gamba tesa, utilizzando ruoli che di altro dovrebbero occuparsi, come la difesa dei lavoratori, vogliono tentare di calvacare un potere che forse soffrono nel non poter avere. Chi rappresenta una categoria, e certamente non per volontariato, farebbe bene a rispettare il proprio ruolo, a partire dal rispetto delle istituzioni. Sulla vicenda “Eni con l’Italia” che ha visto realizzare un piano ingegneristico per l’allestimento di un’unità di terapia intensiva, non ci si può non soffermare sulle dinamiche che hanno visto intervenire il Sindaco, in maniera convinta e determinata, a difesa del territorio e dei cittadini, giovando quindi, al nostro Ospedale Vittorio Emanuele.
Ora, se qualcuno pensa che l’ENI possa così grossolanamente sbagliare un comunicato ufficiale, compie un esercizio molto complicato , volto a rappresentare una falsità. Cercare ad ogni costo la dissimulazione della realtà, è una pratica da giocatori d’azzardo, poco consona a chi dovrebbe, invece, impegnarsi per svolgere al meglio il proprio ruolo! Che si evitino quindi, inutili tentativi volti a cavalcare un momento, che andrebbe vissuto con la massima collaborazione, e sostegno reciproco”.

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