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Gran Sicilia: La politica contro l’agricoltura a Gela

Ad ascoltare i politici della nostra città sembra sia definitivamente sparita la parola agricoltura. Un settore ancora trainante, nonostante i numerosi ostacoli POLITICI ad uno sviluppo più armonico e produttivo, che occupa migliaia di addetti, più di ogni altro settore. Eppure non si sente e non si vede alcuna iniziativa di rilancio vero. Nessuna idea, nessuna visione futura. Anzi, se qualcosa può essere sottratto, come terre, da destinare ad altri usi, viene fatto con assoluta leggerezza. Sono raffineria ed edilizia privata sembrano gli sbocchi economici di questa città. Le elemosine dell’Eni e qualche complesso di villette. Che se fossero inserite in un progetto di sviluppo chiaro ed armonico, che non penalizzi ulteriormente il già disincentivato settore agricolo, potremmo anche valutarlo con altri giudizi. Ma se la proposta è quella di cementificare ancora Manfria, come recentemente abbiamo letto sui quotidiani locali, non ci può piacere. Serve gente che esca fuori da una visione piccola e finalizzata a consensi nel breve periodo. Servono idee di ampio respiro, che portino ad obiettivi di crescita più ampi nel breve e lungo termine. Serve capire cosa si vuol fare di questa città, come vogliamo vederla fra 5, 10, 20 anni. Se non sappiamo dove voglimo arrivare non capiremo mai qual è la strada giusta da percorrere. E non capiremo se l’agricoltura fa ancora parte dei progetti di questa città, come si annuncia negli entusiasmanti programmi elettorali di tutti. Citiamo testualmente il programma del sindaco Lucio Greco: “AGRICOLTURA L’agricoltura rappresenta certamente il settore più importante per l’economia locale per numero di occupati. Tuttavia il settore sconta una serie dì problemi che vanno assolutamente risolti: dalla mancanza alla sicurezza delle campagne, alla scarsa introduzione di tecnologie nelle tecniche di produzione, alla insufficiente manutenzione delle strade rurali, alla commercializzazione dei prodotti, alla mancanza di sistemi consorziali che diminuiscano i costi di produzione e rendano più performante la commercializzazione e la remunerazione delle produzioni, non ultima una norma regionale che impedisce agli agricoltori di utilizzare i finanziamenti del PSR per l’ingiusta collocazione dei nostri terreni agricoli in area regionale definita “non svantaggiata” Per tali motivi l’amministrazione comunale metterà in atto tutte le azioni necessarie per difendere e sviluppare il settore agricolo in un continuo scambio con la categoria interessata e le sue organizzazioni associative. A tal fine sarà indicato un Assessorato competente che dovrà seguire tale Settore con particolare priorità e interesse non inserito genericamente tra le competenze dello Sviluppo Economico. Tra le iniziative che si porteranno avanti: .. La campagna i “Sapori del cuore”: costituzione di una filiera agroalimentare e promozione dei prodotti tipici locali (tipìcizzazione dì produzioni locali, in collaborazione coi comuni viciniori, per la realizzazione e la promozione di un marchio di garanzia unico promosso attraverso strategie promozionali condivise). .. Progettazione e realizzazione di una rete di commercializzazione e dì vendita diretta tra produttori agricoli e consumatori, con spazida riservare gratuitamente ai contadini per la vendita a Km.0 .. Manutenzione delle principali strade rurali. Campagne sicure. 7 • Azione nei confronti della per la messa in delle e per il riutilizzo ai finì ìrrigui delle acque reflue depurate. • Iniziativa nei confronti della per la ridefinizione delle tabelle ai fini dell’accesso ai contributi per le zone agricole svantaggiate. • Previsione nel bilancio comunale di una somma per la manutenzione delle rurali. • Sicurezza nelle campagne con un progetto dedicato in collaborazione con la Prefettura. • Svuotamento Diga Comunelli e connessione con Diga Disueri. • Riuso delle acque reflue depurate. • Attivazione di convenzioni con banche locali per l’attivazione di programmi di credito agevolato alle imprese agricole. • Lavorare perché si realizzi un consorzio di comuni finalizzato a destinare risorse al miglioramento dei collegamenti con le più vicine strutture portuali e aeroportuali ed al raggiungimento delle finalità del consorzio.”

Per noi di Gran Sicilia, come ripetutamente ribadito, l’agricoltura deve essere il pilastro della rinascita Siciliana, perché c’è un patrimonio storico, culturale, tecnico, umano che ci ha consegnato immensi primati, perché il clima e le terre premiano la nostra ricerca di eccellenze, perché nell’agricoltura è custodita l’identità di questa terra. Siamo delusi, e questo ci renderà ancora più combattivi. Non si butta cemento sulle terre senza una valutazione seria degli impatti presenti e futuri. Non si deve svendere un territorio, una piana, una costa per qualche posto di lavoro provvisorio. E’ il momento, ora, di prendere posizioni. Questa mollezza dell’amministrazione pubblica non è più tollerabile.

Direttivo Gran Sicilia Gela, sez. G. Corrao

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