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Gela. Greco entra nelle dispute del Pd e pure a gamba tesa.

Certo che è davvero strano ciò che capita in questa città. Il sindaco, Lucio Greco, che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, pensare alla città, alle sue beghe e ne ha un bel pò e basta!!!, che si permette, a mio parere sbagliando, di entrare a gamba tesa in un partito, che non è nemmeno il suo e difendere un consigliere che si è appena dimesso dal “suo” di partito, il PD, per motivi che non sto a menzionare e che obbiettivamente sono personali. Invece no ha deciso di dire la sua, nella tranquilla domenica di “riposo”, qualcuno del suo entourage ha deciso che doveva dire “qualcosa,  ma non si sa nemmeno il perché, tra l’altro ed a che pro, sciorinando e soprattutto indicando al segretario cittadino, Guido Siragusa, come avrebbe dovuto comportarsi e cosa avrebbe dovuto dire; ad onor del vero non è stato l’unico a sentirsi in dovere di “intervenire”. “Cose turchè” qualcuno direbbe. Tant’è ecco il comunicato, fresco fresco, del primo cittadino.

“Capisco lo stato d’animo di un segretario che si vede dimezzare la rappresentanza in consiglio comunale. E’ davvero un brutto colpo, ma un segretario responsabile si sforza di capire le vere ragioni dietro il malessere di un consigliere che se ne va, fa autocritica, avvia una analisi interna seria e rigorosa, invece di nascondere le proprie contraddizioni e di sviare l’attenzione parlando di sfiducia al Sindaco e cercando colpevoli all’esterno. I partiti seri non fanno così, non si nascondono, tutt’altro! Sono proprio questi i momenti in cui una classe politica responsabile è chiamata a dimostrare la propria coerenza e il proprio valore, invece di condividere le presunte iniziative di chi, col proprio comportamento, sta degradando il dibattito politico in città. Dibattito che, oggi più che mai, richiede prese di posizione chiare e nitide, oltre che improntate alla difesa degli interessi della comunità.  Siragusa dovrebbe preoccuparsi di capire le ragioni di questa emorragia di numeri e consensi, interrogandosi su come recuperare credibilità, invece di dire come deve governare il Sindaco. Un Sindaco al quale in quasi 3 anni, al netto dei malumori che possono esserci in una maggioranza in cui la divergenza di veduta è una cosa assolutamente normale, comunque la situazione non è mai sfuggita di mano. Dimostrazione ne è il fatto che anche se i numeri in aula sono stati risicati, gli atti importanti sono stati sempre esitati e il governo della città è stato comunque portato avanti, con tenacia, determinazione e voglia di far bene. Non è in gioco il mio futuro, che non conta assolutamente nulla, ma quello della città. È su questo, e solo su questo, che le forze politiche sono chiamate a misurarsi e a confrontarsi.”

Ecco cosa aveva dichiarato il segretario pd cittadino Guido Siragusa

Il consigliere Ascia dimostra solo la sua totale incoerenza. Dice cose non vere – spiega il segretario cittadino dem Guido Siragusa – non condivideva la linea del partito da due anni e mezzo? Niente di più falso. Anzi, spero che abbia condiviso la lista organizzata dal partito e che l’ha fatta eleggere. Spero che abbia condiviso i voti del Pd che la fecero eleggere presidente del consiglio comunale. Ha sempre partecipato attivamente a tutte le decisioni importanti, assunte dal Pd. Ha condiviso la nomina del nostro assessore. Era d’accordo quando si è trattato di uscire dalla giunta e dalla maggioranza e quando, per due volte, abbiamo deciso di non rientrare, nonostante le richieste. Del resto, ha un pessimo rapporto con il sindaco. Adesso, vedremo come si comporterà. Ha scelto il modo peggiore per lasciare un partito che l’ha sempre difesa e valorizzata. Le sue parole non offendono il segretario cittadino del Pd, anche perché probabilmente non ha molta stima nei miei confronti. Offendono l’intera comunità locale del Partito democratico”. Per Siragusa, quello che ha riferito il consigliere, per motivare la sua uscita dal partito, si fonda solo “pretesti”. “Ha detto che il Pd ha avuto un atteggiamento politico ambiguo nel rapporto con il sindaco Greco. Secondo lei, al mattino faremmo opposizione e la sera, invece, avremmo cercato di fare delle presunte alleanze. Nulla di più falso. Anzi, sono convinto che prima o poi verrà presentata una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco e allora capiremo quali saranno le vere intenzioni del consigliere Ascia. Il Pd non è un partito delle proposte? Vorrei ricordare al consigliere – aggiunge Siragusa – che non spetta ad un partito fare delle proposte, ma è nostro compito preparare una linea politica. Dovrebbe essere il consigliere a predisporre delle proposte. Quante ne ha portate il consigliere Ascia? Mi pare veramente poche”. Il segretario considera ormai chiuso il capitolo e a fine mese la direzione cittadina si riunirà. “Il cambio di casacca del consigliere Ascia non è affatto all’ordine del giorno. Stiamo organizzando una manifestazione pubblica, per marzo”, dice ancora. Siragusa rimanda al mittente anche le considerazioni fatte dai civici di “Una Buona idea”, che l’hanno tacciato di protagonismo mediatico, considerandolo in difficoltà all’interno del suo stesso partito. “Le loro affermazioni sono disgustose – conclude – attaccano sul personale, dopo che mi ero espresso politicamente, come dovrebbe fare ogni partito di opposizione. Purtroppo, devo dire che dietro a quanto hanno detto e scritto, c’è una penna facile ma con una mente corta”.

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