Politica

Arancio chiede a Musumeci che i commercianti possano aprire ai vaccinati


Il deputato all’Ars del PD, Giuseppe Arancio, ha presentato al Presidente della Regione ed all’assessore alla salute un atto ispettivo su tema delle  ‘Misure urgenti per scongiurare la chiusura in massa delle attività economiche e imprenditoriali nei comuni dichiarati zona rossa. ” A seguito dell’aumento della curva epidemiologica nella provincia di Caltanissetta, i comuni di Gela,  Mazzarino e Riesi e il comune di Piazza Armerina della provincia di Enna si ritrovano catapultati in zona rossa vedendo oscurata drammaticamente la speranza di una ripresa economica dei loro territori per la conseguente richiusura di tutte le attività economiche e imprenditoriali;
ATTESO che:
la stragrande maggioranza della popolazione attiva, insegnanti, operatori sanitari, commercianti, artigiani, professionisti, imprenditori, lavoratori dipendenti e altri ancora sono già vaccinati e non costituiscono una minaccia di propagazione epidemiologica;
RITENUTO che:
sia impensabile imporre una chiusura in blocco, soprattutto a quell’imprenditoria legata alla balneazione che proprio sulla stagione estiva aveva puntato per riprendere un po’ di fiato e che oggi si ritrova innanzi allo spettro della chiusura, indipendentemente dalla esistenza di una fetta di popolazione che è già immunizzata ed in possesso della certificazione verde (green pass) nata proprio come un “lasciapassare”,
PER CONOSCERE:
se non ritengano di dover adottare apposito provvedimento regionale finalizzato a scongiurare i danni economici che inesorabilmente si ripercuotono sulle collettività territoriali dichiarate zona rossa con la chiusura di tutte le attività, consentendo il proseguimento delle attività imprenditoriali e dei servizi legati alla stagione turistica e balneare, a quanti sono già immunizzati e in possesso della certificazione verde appositamente istituita, e, nel contempo, di dover intervenire presso il Governo Nazionale  per venire incontro alle richieste di sopravvivenza che provengono drammaticamente dalle collettività territoriali fortemente provate dalle misure derivanti dalla dichiarazione di zona rossa secondo le attuali disposizioni governative”.

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