Gela – Gela zona rossa. Lo ha comunicato il sindaco della città. Dati alla mano, i contagi sono arrivati ad 800 con 31 persone decedute e 41 ricoverate in ospedali, fra Gela e la Sicilia. Numeri impossibili da accettare e scatta la zona rossa. La decisione è stata sofferta ma concordata fra la direzione dell’Asl, l’amministrazione comunale e la Regione che sta preparando l’ordinanza. “Dopo le feste natalizie ce lo dovevamo aspettare – dice il sindaco Greco – e l’ondata è arrivata con quasi 400 casi in più dalla fine del mese di dicembre. Numeri improponibili. Non volevo arrivare a questo punto ma l’ascesa della curva non ha permesso altra decisione. Zona rossa per dieci giorni a partire dal 13 gennaio alle 14. Adesso ci appelliamo al senso di responsabilità di tutta la popolazione: si esce solo per andare al supermercato, in farmacia, al lavoro; gli uffici comunali garantiranno solo i servizio essenziali e per il resto si lavora in tipologia agile. Per il resto tutti a casa e quando si deve uscire con l’autocertificazione come avveniva a Marzo. Si tratta di un vero e proprio lockdown per fare in modo che il virus non si propaghi ulteriormente e la curva pandemica scenda. Non ci può uscire da Gela, né entrare senza motivazioni accettabili. Abbiamo avuto trentino decessi, ma ci rendiamo conto dell’enormità di questo numero”. Si è trattato per la maggior parte di persone molto anziane e sofferenti.
Scoppiano i reparti Covid e Malattie infettive di Gela, mentre gli ospedali della provincia sono deserti. Eppure si chiede il potenziamento dei posti letto al Vittorio Emanuele, sia per i reparti Covid che per l’assistenza sanitaria.
