CronacaLa storia della settimana

L’odissea di 16 lavoratori: una settimana per tornare a casa

Non solo il duro lavoro, non solo la paura per i propri cari lontani dalla loro sorveglianza, ma anche le difficoltà enormi per tornare a casa. Vi raccontiamo oggi il lungo, enorme e farraginoso giro del mondo di 16 lavoratori che, finito il contratto, volevano solo tornare a casa. Ci sono tornati ma a che prezzo. I 16 elettricisti  hanno prestato servizio per mesi nella Repubblica del Suriname, dell’America meridionale, nella zona della foresta amazzonica; il loro lavoro si è concluso proprio nel momento più difficile fra quelli che ha vissuto l’Italia dopo l’ultima guerra. Hanno iniziato il loro viaggio dall’America e sono stati dirottati e bloccati ad Amsterdam per diversi giorni. Hanno chiamato la Farnesina allo 06 36225, il consolato e l’ ambasciata ma i tempi si sono dilatati notevolmente. Poi col treno hanno raggiunto Bruxelles e ancora, sempre in treno Parigi e poi in volo Roma fino ad arrivare a Gela.  “Sono stati giorni di grande tensione – racconta la moglie di Angelo Morello, Concetta – e dobbiamo ringraziare l’azienda  I C S che si è industriata per farli tornare”.

Ecco il loro racconto

I nomi di chi parla nel video sono:  Angelo Morello e Francesco Matta. Poi Gravina Emanuele, Asta Salvatore, Tandurella Rocco, Fontana Franco, Castelli Kim, Petruzzelli Vittorio, Ruina Giuseppe, Agullia Giuseppe, Guccione Gaetano, Pisanu Franco, Lazzarini Luca, Lazzarini Marco Andrea, Cincotti Marco, Garau Fabio che si raccontano quello che hanno dovuto subire. Adesso sono in quarantena volontaria per evitare pericoli anche alla loro famiglia

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