Cronaca

La Sicilia torna in zona arancione da domenica: ecco cosa cambia.

Salvo sorprese, da domenica la Sicilia abbandonerà la zona rossa e tornerà a tingersi di arancione. Dunque riapriranno tutti i negozi e non ci saranno più limiti negli spostamenti all’interno del proprio comune. La Regione oggi attende la valutazione settimanale del ministero che dovrebbe consentire di allentare le restrizioni, anche se sarà possibile per il presidente della Regione creare nuove zone rosse in base ai dati con apposite ordinanze.

Le regole in zona arancione
La zona arancione consente di muoversi liberamente all’interno del proprio comune e fra comuni fino a 5mila abitanti ed entro i 30 km, con l’esclusione dei capoluoghi di provincia, ma solo tra le 5 e le 22. Resta il divieto di spostamento tra Regioni, così come permangono le deroghe per ragioni di lavoro, salute o necessità.
In Sicilia, salvo ulteriori limitazioni decise da Musumeci, dovrebbero essere nuovamente consentite le visite ad amici e parenti ma non più di una volta al giorno nel proprio Comune, tra le 5 e le 22 e solo in 2 persone oltre ai conviventi non autosufficienti o minori di 14 anni.

Chiusi i centri commerciali nel weekend, nei giorni festivi e prefestivi, ma al loro interno resteranno aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai.
Chiusi bar e ristoranti, ma sarà consentito l’asporto dei bar fino alle 18 e dei ristoranti fino alle 22. La consegna a domicilio, invece, sarà sempre consentita.
Tutti i negozi aperti, così come parrucchieri e centri estetici. Via libera anche ai centri sportivi. Resta lo stop invece per musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine

Si torna a scuola
Da lunedì in Sicilia si dovrebbe tornare a scuola con la formula del 50% in didattica a distanza e l’altra metà in aula. Nel frattempo sono stati effettuati tamponi su quasi 90 mila studenti dell’Isola. Al via anche un piano Scuole sicure elaborato di concerto con l’assessore all’istruzione Roberto Lagalla e con quello ai trasporti Marco Falcone che potrà contare su 10 milioni di euro per potenziare il sistema.

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