RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UN COMUNICATO DEI DIPENDENTI DELLA COOPERATIVA “LA FENICE”
Era il 16 gennaio 2020 quando il presidente della consulta l’Avv. Livio Aliotta
considerava scandaloso l’affitto dei locali dell’Ipab ,mantenendo il personale storico della stessa Ipab ad una società privata, paventando la violazione di obblighi morali e eventuali reati per l’eliminazione di servizi essenziali verso gli anziani avendo come unica priorità il profitto economico.
Ma l’unico intento dell Avv. Aliotta era fare gli interessi delle sue assistite, 4 operatori O.S.A. che aveva avuto rapporti lavorativi con il precedente cda dell’Ipab, rapporto cessato perché scaduto il contratto di collaborazione occasionale e che oggi ritornano a lavorare all’Ipab, ricevendo un trattamento particolare, a differenza dei dipendenti de “LA FENICE”. L’infermiera che prima lavorava per l’Ipab, viene esclusa perché ha la grave colpa di essere oggi dipendente “LA FENICE”
Ebbene l’unica verità è che non è un assistita dall’Avv.Aliotta.
Se a tutto ciò si aggiungono i rapporti che legano l’assessore Licata con il collega Aliotta, ci sono tutti gli elementi per una ingiustizia predeterminata.
L’assessore Licata ha un ruolo dirigenziale all’interno dell’USB, va da se’ ma anche dall’intervista di Faraci, in cui ringrazia espressamente il Sindaco, che sia stato scelto questo sindacato appositamente perché sindacato “ di comodo “.
