CaltanissettaCronaca

Coronavirus, ispettori del Ministero e carabinieri dei Nas al Sant’Elia di Caltanissetta

Nell'ospedale nisseno non sarebbe stata riscontrata alcuna irregolarità

Giornata intensa per gli ispettori inviati dal ministro della Salute, Roberto Speranza, per verificare la situazione relativa ai numeri dei posti letto di terapia intensiva registrati dalla Regione sulla piattaforma Gecos. Accompagnati dai Nas gli ispettori si sono recati anche all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove hanno visitato i reparti dedicati alla cura dei malati covid-19: pronto soccorso infettivologico e Terapia Intensiva Covid. Secondo quanto appreso da Seguo News nell’ospedale nisseno non sarebbe stata riscontrata alcuna irregolarità. “Gli ispettori – dice il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone – sono venuti nel tardo pomeriggio di ieri abbiamo fatto un giro in ospedale e hanno voluto vedere le terapie intensive covid e non covid. Abbiamo parlato a lungo della gestione dei pazienti sia a casa che in ospedale. Sono rimasti molto soddisfatti sulla nostra gestione domiciliare e sull’accesso dei pazienti al pronto soccorso infettivologico e favorevolmente colpiti dall’efficienza del laboratorio dove processiamo i tamponi. Hanno infine riscontrato che i dati dei posti letto che abbiamo caricato sono perfettamente corrispondenti all’ispezione che loro hanno fatto”.Il loro arrivo è collegato alle registrazioni audio su una chat di Whatsapp con i direttori generali di Asp e aziende ospedaliere, di Mario La Rocca, dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione Siciliana, che ha scatenato numerose polemiche. La Rocca spingeva sui numeri di letti in terapia intensiva e reparti ordinari da comunicare al Governo per evitare che la regione diventasse zona rossa dopo che il premier Giuseppe Conte aveva firmato il Dpcm per arginare la seconda ondata del Covid.
Anche l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e il Governatore Nello Musumeci avevano sollecitato al ministro l’invio degli ispettori “per fare chiarezza”. Sui contenuti dell’ispezione, che proseguirà nei prossimi giorni in altri nosocomi dell’isola, non trapela alcunché di ufficiale. Domani dovrebbero ispezionare gli ospedali di Messina e Palermo. La procedura prevede che gli ispettori, dopo il loro rientro a Roma, presentino una relazione al ministero.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button