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‘Venghino siori, venghino’, ecco l’ingresso di Manfria

Gela – Questo l’ingresso di Manfria, ieri. Una distesa di spazzatura proprio all’ingresso del quartiere balneare. Dove passano i nisseni ed i girgentani. Uno slogan perfetto per incentivare il turismo. Per fortuna D&G non c’erano altrimenti ci avrebbero fatto un film. Altro che spot!

I cittadini non dovrebbero sporcare. Certamente. Ma il servizio di rimozione dovrebbe rimuovere e non lasciare per giorni e giorni la spazzatura a marcire sotto il sole.

Il sindaco chiama incivili I suoi cittadini elettori, fomentato da cotanta  rappresentanza di scienza della comunicazione del momento che manipola ( in maniera discutibile i video delle telecamere di sorveglianza sui cittadini). Noi siamo i cattivi che diffondono le immagini che, a nostra volta, ci arrivano dai residenti, i quali, disperati lanciano l ‘appello video via social. E infatti, tutti hanno imparato il metodo per chiedere la pulizia del loro quartiere : articolo sul giornale o video – foto su Facebook e il giorno dopo l’ area viene ripulita. É accaduto in via Parioli, in via Filippo Morello etc etc. Quindi la città non viene monitorata dall’azienda che incassa milioni di euro. Ma questo non viene stigmatizzano dal sindaco che chiama incivili I cittadini? Due anni fa, a parole, voleva mandarli a casa, oggi condanna i suoi elettori e li multa anche. Dove sono le isole ecologiche che esistono in ogni comune? Eppure gli incivili sono i cittadini. Quelli che non sono parenti però o sostenitori.

Due pesi e due misure, come per la quarantena dei consiglieri comunali che non è mai arrivata. In gergo politico si chiama immunità e si trasferisce anche nel sistema neurovegetativo.

Marco Abbate e Giuseppe Passanti si mettono in gioco per difendere il loro habitat. Noi diamo loro voce.

La guerra del sacchetto e servita. Ma non solo…

 

 

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