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Un’ordinanza dettata da video amatoriali

Gela – Crediamo che l’ordinanza dell’amministrazione comunale è non  fondata su basi logiche-scientifiche, ma soltanto su video di assembramenti di ragazzi, girati al lungomare e a Macchitella, tali video hanno fatto venire meno all’osservanza delle direttive previste dalla vigente zona arancione, ma di certo non crediamo abbiano contribuito al diffondersi del virus, quale esperto in estimo, e nell’analisi analitica tutto mi lascia pensare.

I contagiati a Gela sono soltanto 254 (15/04/2021), a fronte di una popolazione di 72.000 abitanti molti dei quali pendolari del lavoro, per avere una logica della chiusura dei luoghi di ritrovo almeno il cinquanta percento pari a 127 persone dovrebbe rientrare nella fascia d’età tra i 18 e 40 anni d’età, cioè i maggiori frequentatori dei luoghi di ritrovo di macchitella e ungomare, se così non fosse come sospettiamo la coattiva chiusura è assolutamente opinabile.

Nel rispetto dell’economia locale, ASP,  e il sindaco potrebbero suddividere i 254 contagiati per fascia d’età, lavoro svolto, se immigrato, pendolare, o conviventi. Pensiamo seriamente che l’ordinanza di contenimento del contagio da Covid-19 sul territorio comunale gelese sia nato solo esclusivamente per fini politici e non è supportato scientificamente.
Che il l’Amministrazione del Comune di Gela revochi immediatamente l’ordinanza e inizi ha preparare la stagione turistica estiva.
Francesco Agati
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