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Trentun’anni senza Rosario Livatino

«Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili.» ricorre oggi l’anniversario della morte del Giudice Livatino

Rosario Livatino nacque a Canicattì nel 1952, figlio di Vincenzo Livatino – impiegato dell’esattoria comunale – e di Rosalia Corbo. Conseguita la maturità presso il locale liceo classico Ugo Foscolo, dove s’impegnò nell’Azione Cattolica, nel 1971 si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, presso la quale si laureò cum laude nel 1975.

Tra il 1977 e il 1978 prestò servizio come vicedirettore in prova presso l’Ufficio del Registro di Agrigento. Sempre nel 1978, dopo essersi classificato tra i primi in graduatoria nel concorso per entrare nella magistratura italiana, venne assegnato presso il tribunale ordinario di Caltanissetta.

Venne ucciso il 21 settembre 1990 sulla SS 640 Caltanissetta-Agrigento all’altezza del viadotto Gasena (in territorio di Agrigento) mentre si recava, senza scorta, in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa nostra. Era a bordo della sua vettura, una vecchia Ford Fiesta color amaranto, quando fu speronato dall’auto dei killer. Tentò disperatamente una fuga a piedi attraverso i campi limitrofi ma, già ferito da un colpo ad una spalla, fu raggiunto dopo poche decine di metri e freddato a colpi di pistola.

Il 21 dicembre 2020 papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto riguardante il martirio, aprendo la strada alla sua beatificazione. Nel decreto si fa riferimento alla circostanza, già emersa nel processo contro gli assassini del giudice, che Giuseppe Di Caro, il capo della “famiglia” di Canicattì che abitava nello stesso palazzo in Viale Regina Margherita in cui vivevano Livatino e i genitori, lo definiva con spregio “santocchio” per via della sua frequentazione quasi giornaliera della chiesa.
La cerimonia di beatificazione si è svolta il 9 maggio 2021 nella Cattedrale di Agrigento, nell’anniversario della visita apostolica di papa Giovanni Paolo II nella città dei Templi. La celebrazione è stata presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi.
La sua ricorrenza si celebra il 29 ottobre, giorno in cui nel 1988, a 36 anni, ricevette il sacramento della confermazione, come compimento di un travagliato percorso di fede che abbracciò da adulto con convinzione.
Livatino è il primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica.

G. G.

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