Tre persone ricoverate all’ospedale Vittorio Emanuele, nonostante abbiano ricevuto le due dosi di vaccino e tre persone morte con Covid e patologie. Una delle tre persone ricoverate è in gravissime condizioni: si tratta di una donna di 90 con patologie legate all’età. I tre vaccinati ricoverati sono di Gela: un medico, un uomo di 87 anni e la donna novantenne. Questa è la situazione dei pazienti con Covid degli ultimi giorni. I ricoveri che prima della riapertura del reparto dedicato, si attestavano al numero di 7-8, adesso sono 16 di cui uno in terapia intensiva ed uno in altro presidio lontano dall’ospedale di Gela. In compenso il numero dei contagiati scende sensibilmente: dai 977, il picco di fine luglio si passa ai 609 del 24 agosto, sono 368 in meno in 4 settimane, mentre il trend dei nuovi contagi segue una media di 30 persone al giorno, in generale quasi tutte paucisintomatiche con terapia domiciliare che riescono ad uscire dall’isolamento entro un paio di settimane, nonostante le lentezze ed i ritardi dell’Asp che continua a processare i tamponi a Caltanissetta con i disagi che ne conseguono. All’ospedale Vittorio Emanuele si torna a correre ed i riverberi di questa situazione concitata si ripercuotono anche in altri servizi come quelli denunciati dall’associazione Late che riunisce i talassemici, costretti a sottoporsi al tampone in altro sito per entrare in ospedale, mentre l’amministrazione comunale che incita alla vaccinazione permette megafeste con assembramenti vistosi e scevre da ogni regola. Le stesse regole che assessori, sindaco e consiglieri strombazzano su Facebook. Per la serie: fai quello che ti dico io, ma non fare quel che faccio io. Roba da gelesi
