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‘Tienimi in caldo i progetti-lumaca’: ma il Cga dà ragione alla Regione sul taglio di 33 milioni

Palermo – Il Taglio di 33 milioni inserito nel ‘Patto per il sud’ era giustificato: lo ha decretato il Cga che accoglie le ragioni presentate dalla Regione. Il Comune di Gela pretendeva di tenere fermi i finanziamenti senza fornire i progetti cantierabili e per giunta presenta ricorso. E lo perde. Nonostante tutto la Regione ha previsto l’inserimento dei progetti ritardatari in programmi di finanziamenti. Si trattava di sei progetti in itinere che non viaggiavano con i cronoprogrammi della Regione e quindi i fondi sono stati definanziati con un provvedimento del 2019 e un altro del 2020: in tutto per 33 milioni di euro  destinati a Gela ma non supportati da progetti in linea con i tempi degli uffici regionali. Sono partiti i ricorsi con tutti i paroloni del politichese del caso. “Danno alla città”; ‘Governo parziale e ingiusto’ e tutte le frasi fatte che colpivano le fazioni opposte e misero in crisi la già traballante maggioranza. Tuttavia il Comune di Gela presentò due ricorsi: il primo è stato ritenuto dal Cga “improcedibile”, in quanto superato dalla delibera del 2020. La prima delibera era caratterizzata da una proposta della giunta regionale da una decisione definitiva.  “Soggiunge l’Ull che la d.G.R.S. n. 389 del 2019 risulta superata dalla deliberazione n.223 del 2020 e, pertanto, – scrivono i magistrati del Cga –  poiché l’annullamento della deliberazione del 2019  non avrebbe l’effetto di far venire meno il definanziamento deciso a carico del Comune, ci si trova in presenza di un caso di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, stante la sopraggiunta, certa e definitiva, inutilità della decisione del giudice”.  Il Cga ha decretato che il definanziamento è stato deciso a seguito di uno studio approfondito dei progetti per nulla adeguati rispetto ai tempi della Regione, nonostante i ricorsi presentati dal legale Rosario Demarco Capizzi che ha difeso l’ente locale.

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