Gela – Il caso ‘acqua’ di Gela approda su Rete4. Nel programma di approfondimento giornalistico a cura del direttore Mario Giordano, si parla di acqua e l’emblema delle nefandezze è rappresentato dalla situazione di Gela, dove l’acqua si paga a peso d’oro, ma non c’è. La vicenda che si trascina da anni, ha avuto il suo apice nei giorni scorsi quando, a fronte di un servizio scadente e di un’erogazione che non ricalca i termini del contratto, le bollette hanno subìto un’impennata ingiustificata ma motivata da un ‘conguaglio’ che va sempre a favore della società di gestione. Proprio quando in città si è registrata una delle crisi più terribile: 10 giorni senz’acqua in piena estate . ‘Gli avvoltoi dell’acqua’ è il tema del servizio. ‘Un’acqua che fa mangiare – dice Giordano – ovvero sulla quale si lucra”. Acqua che sparisce dalle tubature – gruviera che perdono e non vengono riparati sufficientemente. Ma le bollette sono aumentare del 57 %, e questo non coincide con la stasi degli stipendi. L’acqua c’è ma si perde, in alcuni casi, se ne perde il 68 o addirittura il 75 %, come avviene a Paese nel trevigiano ed a Sciacca dove l’acqua arriva a giorni alterni come a Gela. Giordano spega che Siciliacque compra l’acqua a 7 centesimi e la rivende a 70 e i soldi vengono utilizzati per altri scopi.
