Attualita

“Sindaco Greco, perchè non ci difende come fa a Messina De Luca?”

Lettera aperta del cittadino Orazio Mili

Gela – Lo conosciamo tutti. E’ l’uomo della protesta, quello che ha perso il padre nel 2014 per un tumore dopo avere lavorato per 30 anni nell’impianto Clorosoda, chiuso dopo 40 decessi su 120 dipendenti. L’uomo che non si ferma di fronte a nulla e non ha paura. Quello che sui social martella contro chi ha abbandonato Gela. Oggi Orazio Mili, innamorato della sua terra, vuole essere propositivo e scrive una lettera aperta all’amministrazione comunale ed esorta il sindaco ad imitare il sindaco di Messina che sta portando avanti la difesa ad oltranza del Comune che governa. Noi lo ospitiamo, come facciamo con chiunque voglia dare un messaggio per la città e per fare sentire una voce, oggi diversa da quella che ci aspettiamo da un combattente agguerrito.

 

“Cari Amministratori di Gela ci rivolgiamo a voi per aprire un dialogo, un confronto, un’opportunità d’impegno condiviso per migliorare la nostra città.

Troppo spesso chi detiene il potere di governo si distacca velocemente da coloro che lo hanno eletto, non ne ascolta i suggerimenti e le proposte, stravolge il volto della città, minandone bellezza, territorio, progettualità diffuse. Troppo spesso le limitate risorse pubbliche vengono sprecate o impegnate in iniziative decise nelle “segrete stanze”, senza le opportune verifiche e senza i dovuti controlli di efficienza e di efficacia per la comunità.

Troppo spesso le cittadine e i cittadini vengono espropriati dei propri diritti e della possibilità di incidere nei processi decisionali che li riguardano.

Tutto ciò è avvenuto e avviene anche a Gela: la nostra città, il luogo dove viviamo e che amiamo, almeno si spera che sia così. Consideriamo fallita, infatti, l’esperienza di “super” esperti esterni ed interni visti i risultati che da sempre noi Gelesi sogniamo di avere ….vedi esempio i 33 milioni di euro che molto probabilmente al citta’ di Gela ha fatto fallire, per dirla breve ed in maniera esplicita, vedi l’esempio di un Porto Rifugio che pur avendo i finanziamenti  a disposizione rimane impalato lì dov’è, insabbiato e non idoneo alla navigazione ; vedi l’esempio della storia del Museo dei Relitti Greci che pur avendo una gara aggiudicata ancora i Gelesi fanno fatica a comprendere perché’ non iniziano i lavori , anzi qualcuno insiste di posizionare un bene prezioso come la nave Greca unica al mondo dentro una struttura che potrebbe non risultare idonea ad ospitarla ecc. Dunque detto questo siccome siamo sicuri che dentro il Comune di Gela ci siano validi dirigenti vogliamo aprire una sfida di condivisione e trasparenza tra cittadini e queste figure professionali che noi crediamo siano la chiave di successo per ogni Comune che dirigono . Gela è una città che vogliamo preservare, valorizzare, migliorare,  per tutti noi e per le prossime generazioni, liberandola dall’inerzia di cui è prigioniera da decenni. La nostra città, è un bene comune che deve essere amministrato in forma libera e integra, trasparente e realmente partecipata. Un tale processo non si improvvisa, ma può realizzarsi solo attraverso un lavoro paziente che metta in connessione cittadini, corpi intermedi, minoranze e maggioranze, periferie e centri, eccellenze e marginalità, siano esse umane, sociali, culturali, finanziarie.

Non abbiamo bisogno di “uomini soli al comando”, né al governo del Paese, né alla guida della nostra città. Non uomini “isola”, ma comunità arcipelago. Per trasformare rabbia, scontento, indifferenza, percezione d’impotenza, ampiamente diffusi, occorre rimettere in moto processi di partecipazione e progettazione condivisa. Le idee e le proposte delle cittadine e dei cittadini Gelesi possono e devono essere il motore prevalente di un necessario recupero di molte aree della nostra città e del territorio da troppo tempo vittime dell’incuria e del degrado. Inviterei a questo punto chi amministra la città di Gela a seguire un modello amministrativo come quello attuato dal Sindaco di Messina Cateno De Luca, proviamoci forse così facendo risolleveremo le sorti di una Gela mortificata ed umiliata da troppo tempo . Saluti da un cittadino che non vuole lasciare la sua terra ma che vuole lottare per rimanere e dare una città migliore nel presente e per le future generazioni .

Mili Orazio cittadino, 5° Elementare .

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