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Sindacati: “i soldi pubblici per l’emergenza coronavirus, solo ai veri poveri”

Gela – Si è appena conclusa una lunga videoconferenza del sindacato (CGIL-CISL – UIL) con il Sindaco di Gela Avv. Lucio Greco.
“Per noi i fondi arrivati dalla protezione civile nazionale e dal Governo Musumeci cioè
Euro 1.477.00,00  devono essere utilizzati solo per i cittadini poveri e privi di reddito – dicono Ignazio Giudice CGIL, Emanuele Gallo CISL, Maurizio Castania UIL –
e bisogna utilizzare metodi di controllo rigido per evitare che i furbi possano beneficiare anche di 1 centesimo. Abbiamo suggerito al Sindaco l’attivazione di un confronto con il Vescovo, la Caritas diocesana, i pastori delle Chiese Evangeliche e le associazioni di volontariato censite. Il confronto ha affrontato il tema della sanità e qundi vi informiamo che solo a Gela ci sono n. 1400 cittadini in quarantena, da ieri alle ore 14 anche a Gela si possono fare i tamponi partendo dai cittadini in quarantena. Per noi è importante attivare convenzioni con stutture locali (Hotel e B&B) per ospitare i cittadini in quarantena e anche l’ASP ha dichiarato la disponibilità di locali di proprietà o locazione al fine di ospitare. Il Sindaco ha già realizzato alcuni di questi passaggi e altri sono in corso con “evidenza pubblica” per quel che riguarda l’individuazione di supermercati e farmacie, preparazione pasti caldi da portare a domicilio e utilizzo di un centro di cottura di una scuola della città.
Noi stiamo facendo il massimo, se ci sono suggerimenti sono ben graditi e la disponibilità è immediata, ora stiamo per inviare una nota alla Prefettura perchè con i soldi pubblici la vigilanza deve essere quotidiana e le forze dell’ordine, per noi, devono verificare. Specifichiamo che è obbligo dei COMUNI pubblicizzare i criteri adottati dopo aver deliberato. Restiamo a CASA!”
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