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Scuole nel caos e tutti se ne lavano le mani.

Gela – Le scuole sono allo sbando. Si viaggia al ritmo di 15 classi in Dad e per ogni ragazzino positivo in quarantena 11 insegnanti. Il. personale invoca la chiusura. “I dirigenti scolastici stanno facendo il massimo per tentare di arginare l’avanzata del virus nelle scuole, e l’amministrazione comunale è al loro fianco”.

Così l’assessore all’Istruzione, Cristian Malluzzo, al termine della videoconferenza con i/le presidi che si è svolta nella tarda mattinata di oggi. Malluzzo parla di una “sfida enorme” in riferimento ai problemi che tutti gli operatori scolastici stanno affrontando, perchè quello che volge al termine è un anno difficilissimo, iniziato male e che rischia di finire peggio se non si interviene tempestivamente. “I dirigenti hanno dovuto superare emergenze a non finire, organizzare screening, comunicare con Usca e Spemp, confrontarsi ogni giorno con genitori spaventati e preoccupati, e sono molto stanchi. Per questo chiedono un periodo di sospensione delle lezioni in presenza, pur consapevoli di come tutto ciò possa rappresentare un grande disagio, non solo per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, ma per i ragazzi stessi, la cui esperienza formativa ed educativa è a rischio”.

In questo momento tutte le scuole sono interessate dalla pandemia. Alcuni istituti sono più colpiti, altri meno, ma tutti hanno classi in dad e alunni e docenti positivi in isolamento. “Le comunicazioni dell’ASP arrivano in ritardo, – continua Malluzzo – c’è una grande confusione e serve una pausa. Come amministrazione ci faremo portavoce delle loro istanze e chiederemo di valutare la sospensione della didattica in presenza per un breve periodo in modo da resettare, fare abbassare i contagi e tenere sotto controllo la situazione. I dirigenti hanno, più di tutti, il polso della situazione, e serve fiducia nel confronti del loro operato. In questa fase, purtroppo, le decisioni sulla chiusura delle scuole non ci competono, ma, insieme al Sindaco, faremo tutto quello che è in nostro potere per fermare questa nuova ondata”.

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