Rimodulazione delle Diocesi e trasferimenti di Vescovi
Troppe diocesi in Europa ed in Italia. Eccessivo frazionamento dei popoli dei fedeli e Vescovi in età da pensionamento. In quest’ ottica la Diocesi di Piazza Armerina, come le altre Diocesi potrebbero subire una rimodulazione.
Una delle preoccupazioni di Papa Francesco è la riduzione e accorpamento delle diocesi. Questa questione è stata sollevata il 23 maggio del 2013, ossia la riduzione delle diocesi italiane. Si tratta certamente di un’esigenza pastorale, studiata ed esaminata più volte già prima del Concordato del ’29. Infatti Paolo VI nel ’64, parlando il 14 aprile all’Assemblea dei vescovi, parlò di “eccessivo numero delle diocesi”; e successivamente, il 23 giugno del ’66, tornò ancora sull’argomento incontrando l’Assemblea della CEI dicendo: «Sarà quindi necessario ritoccare i confini di alcune diocesi, ma più che altro si dovrà procedere alla fusione di non poche diocesi, in modo che la circoscrizione risultante abbia un’estensione territoriale, una consistenza demografica, una dotazione di clero e di opere idonee a sostenere un’organizzazione diocesana veramente funzionale e a sviluppare un’attività pastorale efficace ed unitaria”. Anche la Congregazione per i Vescovi nel 2016 , ha chiesto alle Conferenze episcopali regionali di inviare il loro parere circa un progetto di riordino delle diocesi alla Segreteria Generale della CEI. Si tratta di un argomento datato e attuale, trascinato per troppo tempo. E di recente il Papa sta chiamando i Vescovi siciliani in vista di una possibile rimodulazione. Da qualche anno poi nella chiesa romana si parla di pensionamento. Il prelato resta tale a vita ma dopo i 75 anni si prevede una forma di meritato riposo. “Compiuti i settantacinque anni, i Capi Dicastero della Curia Romana non Cardinali, i prelati superiori della Curia Romana e i vescovi che svolgono altri uffici alle dipendenze della Santa Sede, non cessano ipso facto dal loro ufficio, ma devono presentare la rinuncia al Sommo Pontefice”. Lo ha stabilito Papa Francesco nel Motu proprio “Imparare a congedarsi” pubblicato oggi. “Allo stesso modo – aggiunge il Papa – i Rappresentanti Pontifici non cessano ipso facto dal loro ufficio al compimento dei settantacinque anni di età, ma in questa circostanza devono presentare la rinuncia al Sommo Pontefice. Per essere efficace, la rinuncia dev’essere accettata dal Sommo Pontefice, che decide valutando le circostanze concrete”. Quindi cosa potrebbe accadere nelle Diocesi siciliane e in quella Armerina. La Diocesi di Siracusa è la prima a dovere essere presa in considerazione in quanto il Vescovo attuale, Salvatore Pappalardo compirà 75 anni il prossimo 18 marzo. Voci insistenti si rincorrono negli ambienti diocesani piazzesi, vedrebbero il Vescovo Rosario Gisana alla guida della diocesi aretusea. Ma si tratta solo di un’ipotesi perché anche altre Diocesi sono esposte al cambio di Vescovo ed alla rimodulazione. Per esempio il Vescovo della Diocesi di Catania Salvatore Gristina l’anno prossimo compirà 75 e si pone anche per lui il problema dell’eventuale pensionamento che gestisce un popolo dei fedeli di 750 mila anime. Stesso discorso vale per l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi che ha compiuto 73 anni. Ecco l’organigramma delle Diocesi siciliane
Presidente della C.E.Si.
- E. Mons. Salvatore GRISTINA
Arcivescovo Metropolita di Catania
Vice-Presidente della C.E.Si.
- E. Mons. Michele PENNISI
Arcivescovo di Monreale
Delegato per l’Educazione Cattolica, Scuola e Università
Segretario Generale della C.E.Si.
S.E. Mons. Carmelo CUTTITTA
Vescovo di Ragusa
Delegato per il Clero
Vescovi
- E. R. Card. Francesco MONTENEGRO
Arcivescovo Metropolita di Agrigento
- E. Mons. Corrado LOREFICE
Arcivescovo Metropolita di Palermo
Delegato per il Laicato
- E. Mons. Salvatore PAPPALARDO
Arcivescovo Metropolita di Siracusa
Delegato per la Liturgia
- E. Mons. Antonino RASPANTI
Vescovo di Acireale
Delegato per il Tempo libero, Turismo e Sport
- E. Mons. Mario RUSSOTTO
Vescovo di Caltanissetta
Delegato per la Vita Consacrata USMI CISM CIIS
S.E.Mons. Calogeri PERI
Vescovo di Caltagirone
Delegato per la Cultura e le Comunicazioni Sociali
- E. Mons. Giuseppe MARCIANTE
Vescovo di Cefalù
Delegato per i Problemi Sociali, del Lavoro, Giustizia e Pace e Salvaguardia del Creato
- E. Mons. Domenico MOGAVERO
Vescovo di Mazara del Vallo
Delegato per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso
- E. Mons. Giovanni ACCOLLA
Arcivescovo Metropolita di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela
Delegato per la Carità
Delegato per la Salute
- E. Mons. Cesare DI PIETRO
Vescovo ausiliare di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela
- E. Mons. Salvatore MURATORE
Vescovo di Nicosia
Delegato per la Dottrina della Fede e la Catechesi
- E. Mons. Antonio STAGLIANO’
Vescovo di Noto
Delegato per le Migrazioni
- E. Mons. Guglielmo GIOMBANCO
Vescovo di Patti
Delegato per i Seminari e le Vocazioni
- E. Mons. Demetrio Giorgio GALLARO
Eparca di Piana degli Albanesi
Delegato per la i Beni Culturali ed Edilizia di Culto
Delegato per il Sostegno Economico alla Chiesa
- Ecc.za Mons.Rosario GISANA
Vescovo di Piazza Armerina
Delegato per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese
S.E. Mons. Pietro Maria FRAGNELLI
Vescovo di Trapani
Delegato per la Famiglia
Delegato per i Giovani
Il Papa ne ha già convocati il 60% nell’ottima di un possibile ridimensionamento visto che talune Diocesi sono di modeste dimensioni e che potrebbero essere assemblate. Una delle ipotesi di cui si parla è l’accorpamento della Diocesi di Nicosia con quella di Piazza Armerina nella quale ricadrebbero tutti i comuni di Enna, mentre le città della provincia nissena potrebbero andare con la diocesi di Caltanissetta. In questo caso il Vescovo Gisana potrebbe rimanere al suo posto. Potrebbe. Tutte ipotesi naturalmente, delle quali si parla negli ambienti ecclesiali e che si aspettiamo, come si verifica puntualmente, che vengano smentite dai fatti perché l’ultima parola resta al Papa e non certo ai giornali che fotografano solo il momento.