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Regione Sicilia: dieci anni di mancata adozione della riclassificazione dell’Ente di Sviluppo Agricolo.

Torna nuovamente il rimprovero dei dipendenti E.S.A., ma la Regione non sblocca i tempi.

Dall’emanazione della Deliberazione n° 400/2012 approvata dalla Giunta di Governo Regionale che ha reso esecutivo il nuovo Regolamento di Organizzazione dell’Ente adottato con deliberazione n° 170/2012 sono trascorsi dieci lunghi anni, senza risposte o cambiamenti significativi per i dipendenti dell’E.S.A. (Ente Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana).

In tutti questi anni, nonostante le numerose amministrazioni che si sono succedute, nessuno ha mai davvero rispettato l’ordine esplicito statuito dal Governo Regionale di riclassificare le posizioni economiche del personale dell’Ente grazie al provvedimento deliberativo di parificazione/equiparazione con l’omologo personale dell’amministrazione regionale per l’applicazione del nuovo contratto regionale di lavoro.

Risale al 2018 il commento del coordinatore nazionale Paola Saraceni che rimproverava l’incertezza e i tempi troppo lunghi di una azione pubblica fondamentale:

Giova ricordare altresì che tale inerzia fa venir meno il principio di doverosità dell’esercizio del potere amministrativo e della certezza dei tempi dell’azione pubblica nonché i principi di uniformità ed estremo rigore circa il momento entro il quale l’Ente era tenuta a definire il procedimento di esecuzione della predetta riclassificazione e, pertanto, il comportamento dell’amministrazione circa l’osservanza di quanto stabilito all’art. 9 comma 3 del Nuovo Regolamento di Organizzazione dell’E.S.A. approvato con deliberazione n° 400/2012 dalla Giunta Regionale non è satisfattorio sotto l’aspetto del buon andamento della P.A.

Nel comunicato stampa condiviso lo scorso 1 giugno dal coordinatore FSI-USAE Diego Renda si leggono le aspre parole che denunciano una situazione non più sostenibile, e sballottata letteralmente tra una disattenzione all’altra, con inerzia e mancanza di dovere.

<< L’attuale amministrazione E.S.A. nominata dal Presidente della Regione ha superato ogni limite alla decenza: con l’occasione di provvedere alla predetta riclassificazione ha approvato due deliberazioni (la n° 17 e 18 del marzo 2022) con le quali vengono stravolte le tabelle di equiparazione vigenti approvate dal Governo Regionale con deliberazione n° 422 del 2017 proponendo altresì al Governo Regionale una modifica del Regolamento di Organizzazione dell’Ente reso esecutivo con deliberazione n° 400/2012 dalla Giunta di Governo per l’aumento delle postazioni dirigenziali dell’Ente con la prospettiva di una futura attribuzione di postazioni dirigenziali al personale del comparto non dirigenziale dell’Ente del tutto illegittima ed illegale tenuto conto che su tale intenzione l’ARAN Sicilia ha già specificato formalmente nel recente passato all’Ente con nota n°800/PG/2014 che tale possibilità è del tutto illegale.

I dipendenti dell’Ente di Sviluppo Agricolo, a causa di tale situazione non più tollerabile che ha comportato nel tempo un danno patrimoniale, hanno incoato presso i Tribunali territorialmente competenti parecchi ricorsi che certamente produrranno un considerevole danno erariale per le casse regionali stante il lungo
tempo trascorso.

E’ indubbio che la tempestiva riclassificazione verso il contratto regionale in tempi adeguati avrebbe comportato per i dipendenti dell’E.S.A., ove assolta da parte dell’amministrazione E.S.A. senza vizi di illegalità ed illegittimità negli atti proposti, il giusto trattamento stipendiale di parificazione con gli omologhi dipendenti dell’amministrazione regionale ed enti regionali. In questo contesto inqualificabile vi è di più: l’amministrazione E.S.A. e la
Direzione Generale f.f. anziché allinearsi ai dettami normativi di legge e contratti nel rispetto delle relazioni sindacali hanno disatteso la preventiva e obbligatoria contrattazione con le OO.SS. presenti all’E.S.A. in sede decentrata di Ente tramite una semplice informativa.
Tali deliberazioni approvate dal C.d.A. E.S.A. , ove permane il parere negativo del Collegio dei Revisori dell’Ente, sono al momento oggetto di controllo da parte dell’Assessorato Agricoltura per l’obbligatoria trasmissione in Giunta di Governo Regionale ai sensi della l.r. 2/78. >>

Il comunicato si chiude, difatti, con una domanda esplicita, metafora di disagio e rabbia da parte di tutti quanti i dipendenti:

“E’ lecito porre un interrogativo: quanti lustri ancora dovranno passare affinché il
personale E.S.A. possa usufruire dei benefici contrattuali previsti dalla legge
tanto agognati?”

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