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“…questa sera ho incassato € 18,00, così finisce che mi ammazzo” …..

Ecco il contento dell’ intervento  di Paolo Grimaldi nella qualità di presidente FIPE Confcommercio Gela, durante la convocazione del Sindaco di Gela in video conferenza con i presidenti delle associazioni datoriali, sindacali ed ordini professionali.

“Da un mese ormai  le mie giornate si svolgono a parlare al cellulare, mi chiamano tutti i titolari  dei ristoranti, pasticcerie, pizzerie, bar, lidi balneari e anche chioschi di Gela, mi raccontano la loro  angoscia, rabbia, delusione e paura,  lamentato la gravissima sofferenza  economica ma anche psicologica  causata dalla chiusura forzata di oltre due mesi.

Le imprese non solo sono state costrette ad abbassare le serrande e licenziare i propri dipendenti che aspettano la cassa integrazione, di cui le recenti notizie ben conosciamo, ma le sale banchetto, i ristoratori e pizzerie pasticcerie  che avevano decine e decine di prenotazioni ovviamente tutte  disdette per l’emergenza e i divieti imposti per la salvaguardia della salute,

hanno dovuto eliminare anche gli alimenti freschi in stoccaggio, migliaia di euro di prodotti che andavano in deperimento, anche perché così facendo hanno spento i frigoriferi, risparmiando sulla bolletta dell’energia elettrica.

Si sono ritrovati con gli assegni da coprire, le fatture scadute, le bollette e affitti  che hanno onorato facendo ricorso ai propri risparmi  azzerando le ultime risorse economiche.

Anche chi,  dopo che il governo a varato delle misure per agevolare i prestiti attraverso le banche, le assicuro che molti di quelli che hanno tentato a presentare domanda ,  per la banca non sono solvibili e  finanziabili anche per semplici cavilli.

Con tutta la buona volontà di ripartire si sottolinea che le spese per l’adeguamento del protocollo Covid19, incidono molto per poter riavviare le attività in sicurezza, come la sanificazione costante dei locali,  l’acquisto di termometri digitali, paratie e divisori  in plexiglass, visiere, tute e camici monouso, mascherine, guanti in lattice monouso, gel sanificante, colonnina dispenser gel, cartellonistica informativa, adeguamento aggiornamento DVR e protocollo HACCP e chissà ancora cosa altro spunterà.

La riapertura delle aziende è legata anche all’acquisto delle derrate alimentari per la produzione delle pietanze      le ditte alimentari data la situazione vogliono  pagamenti a vista, inoltre la riassunzione di alcuni lavoratori e quindi gli stipendi.

Mi creda ad oggi non tutti hanno avuto la forza di ripartire anche per fare l’asporto un ristorante una pizzeria un bar nasce per socializzare, per unirsi con gli amici, per festeggiare ricorrenze ed eventi, e queste cose domani non ci saranno, non ci saranno le file dietro la porta, e chi avrà la forza e il coraggio di riaprire tra due o tre mesi chiuderà per sempre.

Un ristoratore ieri sera mi ha chiamato mi ha detto  “ questa sera ho incassato € 18,00, così finisce che mi ammazzo” … un altro ancora “ mi auguro che vengano i cinesi a comprare la mia pizzeria”

Sig. Sindaco cosa devo rispondere ??? Nel mio modesto ruolo di rappresentante di categoria non ho più parole, a lei le risposte.

 

Le aziende sono in  ginocchio,

chiediamo al  Sindaco  che in brevissimo tempo, ( ieri era già troppo tardi) si trovi il modo di dare un sostegno economico a fondo perduto alle piccole e piccolissime aziende di Gela,

magari in cambio i  commercianti possono garantire degli sconti all’acquirente sui loro prodotti in vendita, agevolando la ripresa economica del territorio.

Le garantisco che con un provvedimento del genere, non solo riacquisterà fiducia dai cittadini Gelesi ma di certo sarà di esempio per tutti gli altri comuni.

Inoltre richiediamo:

Conferma dell’abolizione (no sospensione) di tutte le tasse comunali TARI ( almeno per il periodo di chiusura più tre mesi per la ripresa) Imposta sulla Pubblicità, TOSAP ( Suolo pubblico) TASI,

  • Conferma di dare alle attività che ne faranno richiesta la disponibilità di ampliare le aree esterne GRATUITAMENTE  per poter posizionare tavoli e sedie, ovviamente osservando le regole e gli spazi.
  • Snellire i tempi della burocrazia, accogliendo in tempi brevi le richieste di ampliamento dei locali e spazi esterni.
  • La sostituzione delle  caditoie in via Venezia  con quelle sifonate, perche i locali lì situati non possono sfruttare gli spazi esterni per il cattivo odore .
  • Pulizia straordinaria e costante del Lungo Mare, Via Venezia, Centro storico e cmq di tutta la città.
  • Ottenere ZTL con più ampi orari o Isola Pedonale al Lungo Mare e in Centro storico con un arredo urbano adeguato e spazi maggiori per i Dehors dei Locali.
  • Proponiamo inoltre la creazione di un mercatino giornaliero di soli commercianti e artigiani gelesi, che sia un punto di riferimento Ger gela e i paesi limitrofi.

la ringrazio per il suo tempo sig. Sindaco  e restiamo fiduciosi  ad un suo tempestivo intervento.

Grimaldi Paolo Armando

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