Protesta dei lavoratori de ‘La Fenice’ di fronte al Comune

Gela – La tensione sale. I lavoratori della società ‘La fenice’ protestano di fronte il Palazzo di Città. Vogliono parlare con il sindaco anche se hanno sentito rumors che riferiscono che il sindaco non li riceverà. La vicenda dell’affitto dei padiglioni dell’Ipab approdata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela ha assunto connotazioni politiche visto che nel novero del personale figurano consiglieri comunali dell’opposizione che, di contro hanno denunciato l’amministrazione sul tema degli incarichi. Insomma interessi privati e pubblici che si intersecano pericolosamente rendendo un’immagine della pubblica amministrazione che non rende giustizia a nessun gelese. Di fatto i lavoratori chiedono il mantenimento del loro posto di lavoro e su questo nessun interesse politico può reggere. Loro protestano e il sindaco non li vuole ricevere pertanto si sono sentiti in dovere di chiamare la questura. Sul posto anche i Carabinieri per monitorare la situazione perchè la rabbia monta e a loro volta hanno informato la Digos.

Nel frattempo la Procura intima lo sgombero dei locali dell’Ipab. La Fenice” dovrà rilasciare la struttura ed ogni altra pertinenza entro domenica. E’ il termine ultimo assegnato alla società dell’ing. Renato Mauro.

L’affitto dei padiglioni non presuppone la gestione e la Regione è stata chiara. Gli esposti presentati dai familiari degli ospiti hanno fatto la loro parte: le rette sono state raddoppiate dall’oggi al domani e la magistratura ha avviato l’indagine fatta di sequestri, perquisizioni e, in ultimo ordine di sgombero. Perchè l’Ipab è del Comune e non può essere gestita da società private. Tuttavia la gestione de La Fenice si è già organizzata per trovare altri locali e non ferma la sua attività.