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Ora solare, tra il 29 e il 30 ottobre le lancette tornano indietro. Ma Terna avverte: “L’ora legale garantirebbe risparmi per 190 milioni”

Grazie all’ora solare si sono risparmiati oltre 190 milioni di euro in 7 mesi e si è registrata una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di circa 200mila tonnellate. Tutto questo perché dal 27 marzo, quando questa è entrata in vigore, i consumi sono diminuiti di 420 milioni di chilowattora, il corrispondente del fabbisogno medio annuo di 150mila famiglie. I dati sul risparmio energetico è stato reso noto da Terna – società che gestisce la rete di trasmissione nazionale – a pochi giorni della reintroduzione dell’ora solare. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 le lancette dell’orologio dovranno quindi essere spostate indietro di 60 minuti. Un’ora in meno di luce la sera e una in più la mattina.

Tra il 2004 e il 2022, ha spiegato la società guidata da Stefano Donnarumma, il risparmio complessivo dovuto all’ora legale è stato di circa 2 miliardi di euro, corrispondente a un minor consumo di 10,9 miliardi di chilowattora. Il beneficio economico è stato calcolato considerando che “il costo del chilowattora medio per il cliente domestico tipo in tutela è stato di circa 45 centesimi di euro al lordo delle imposte.

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