AttualitaLA GUERRA AD EST

Nicolai Lilin, la colpa è di tutti, Biden un guerrafondaio.

 “E’ un fallimento politico e umano.  Sono contrario alla guerra e a questa operazione, avrei voluto che la comunità internazionale arrivasse ad un accordo attraverso il dialogo”. Lo dice all’ANSA lo scrittore russo naturalizzato italiano Nicolai Lilin, autore del bestseller Educazione siberiana (Einaudi) e di un libro dedicato a Putin.
L’ultimo Zar (Piemme) che uscirà in un’edizione aggiornata il 22 marzo, dell’invasione russa dell’Ucraina.
“In questo momento sto seguendo le cose in diretta, ho degli amici che si trovano là e mi mandano continuamente messaggi.
L’ultima notizia è che l’intera 56/ma brigata motorizzata delle forze militari ucraine pacificamente si è arresa ai russi. Sono stati tutti trattati bene, sono tornati a casa senza ripercussioni. Putin ha garantito che non saranno interessate le zone civili e per adesso questo continua ad accadere. Non vuole fare la guerra contro le persone ma privare i politici ucraini che reputa criminali di guerra, sostenitori dei nazisti, dei loro strumenti bellici”, spiega Lilin.
“E’ in atto un tipo di intervento militare diverso da quello che noi occidentali abbiamo visto fare dai nostri partner statunitensi in paesi come Libia, Iraq, Afghanistan e Siria.
Nessuno sostiene terroristi, bombarda le città civili, tortura la gente, costruisce prigioni come Guantanamo”, sottolinea lo scrittore che vive a Milano. “Anche se Putin non è ormai simpatico a molti, il russo medio è d’accordo con l’intervento in Ucraina perché ha paura dei nazisti”, sostiene Lilin. “La colpa è di tutti, degli Stati Uniti d’America, di Biden in primis che è un guerrafondaio, una persona veramente sgradevole, un politico poco lungimirante e provocatorio. E dall’altra parte della totale mancanza di volontà della politica ucraina di affrontare un dialogo serio”, afferma. “Spero che non duri a lungo, ma da come si muove l’esercito russo, hanno già circondato l’Ucraina, i punti nevralgici vengono presi abbastanza in fretta, dovrebbe essere così. Per fortuna non trovano la resistenza perché per la gran parte degli ucraini combattere per questo governo e politicanti non è importante. I militari si arrendono in massa, i civili stanno nelle case e aspettano la fine” dice Lilin. Le ripercussioni per l’Europa sono già sotto gli occhi: “in Italia stiamo entrando in una crisi economica, avremo problemi con l’energia, se perderemo il gas russo nessuno ci darà niente. Il primo problema sarà il rincaro sul prezzo delle uova perché il mangime arriva dall’Ucraina. Noi dobbiamo liberarci dall’influenza statunitense. L’America deve capire che la sua egemonia è finita. Adesso c’è il dragone cinese, i russi e la vecchia Europa deve essere lasciata in pace. Noi civili dobbiamo ripudiare le guerre come è scritto nella costituzione italiana.
Siamo molto confusi e abbattuti per la pandemia e sembra che sembriamo incapaci di reagire e invece dobbiamo mobilitarci. La guerra porterà male a tutti. Pensa alla criminalità e alle armi che arriveranno qua”, dice lo scrittore che sta aggiornando il libro su Putin: “faremo una edizione speciale con un capitolo dedicato a questa fase. E sto scrivendo per Einaudi un libro che uscirà a fine anno dedicato ai tatuaggi”. (ANSA).

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