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Mercato settimanale: i commercianti al Comune

Gela – I venditori ambulanti del mercato del martedì, sospeso la settimana scorsa con una ordinanza sindacale a causa dell’emergenza Covid, si sono presentati questa mattina davanti a Palazzo di Città e hanno chiesto di essere ricevuti dal Sindaco Lucio Greco. L’incontro è avvenuto alla presenza anche dell’assessore alle Attività Produttive, Terenziano Di Stefano. 

I commercianti hanno chiesto all’amministrazione comunale di rivedere la propria posizione e hanno dichiarato di essere pronti a rispettare e far rispettare tutte le regole anticontagio, purchè si permetta loro di lavorare. 

“Noi non vogliamo penalizzare nessuno, – ha detto il Sindaco – tantomeno i lavoratori e gli operatori onesti e quelli che hanno già pagato il prezzo più alto durante la prima ondata. Per questo, la decisione di chiudere è stata a lungo ponderata e presa dopo una interlocuzione con gli assessori e il consiglio comunale. Purtroppo, siamo alle prese con una pandemia globale. Non ci sono decisioni giuste o sbagliate, ci sono decisioni da prendere a malincuore ed in prospettiva per il bene della collettività. Quella di chiudere il mercato non è stata presa a cuor leggero, ma è scaturita dalla constatazione che non è possibile controllare e contingentare gli ingressi, quindi gli assembramenti sono inevitabili. Vero è che si tratta di un’attività che si svolge all’aperto, ma è anche vero che non regge il paragone con i negozi, dove, sebbene al chiuso, gli ingressi si possono tranquillamente gestire e regolamentare. I numeri che l’ASP ci comunica giornalmente, purtroppo, – ha proseguito – sono ancora in salita. Ci sono persone che si stanno ammalando, sono nostri concittadini e gli ospedali sono sul punto di collassare. Dobbiamo per forza, di concerto con le autorità sanitarie, fare qualcosa, e questo è solo uno dei provvedimenti che siamo stati costretti ad assumere, con la speranza di poterlo annullare quanto prima se i dati sui positivi e i ricoverati dovessero iniziare a migliorare”.

I commercianti, alla fine, sono andati via con la promessa di essere di nuovo convocati venerdì pomeriggio. In questi tre giorni il Comune si impegna a seguire in maniera ancora più attenta ed assidua il monitoraggio circa l’avanzata del virus e, se i nuovi dati dovessero essere promettenti, a studiare soluzioni alternative alla chiusura. “Non ho perplessità ma preoccupazioni – ha concluso il Primo Cittadino – perchè sono consapevole dei problemi che conseguono a questa decisione. Io, però, sono il responsabile della salute pubblica e con numeri tanto allarmanti e una situazione che rischia di sfuggire di mano da un momento all’altro sono chiamato anche a scelte impopolari ma necessarie”.

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