Mercato rionale di via Madonna del Rosario. Agati propone progetto innovativo

Redazione LetteraG 18 Ottobre 2019

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Dopo le lamentele pervenute dai commercianti di via Madonna del Rosario, più volte i commercianti e i clienti che abitualmente si recano presso il mercatino si sono rivolti presso il nostro Studio per trovare la soluzione migliore è valorizzare la zona da troppo tempo abbandonata a se stessa. Il sottoscritto Dott. Francesco Agati (Tecnico Legale e Intermediario) non può che intitolare il progetto propedeutico alla realizzazione della struttura alle vittime:

Giuseppa Scilio
Tiziana Nicastro

Decedute durante un’esplosione di una bombola. L’ Attività commerciale viene svolta sotto le intemperie climatiche. Onde preservare la salute di chi lavora al mercato, di chi abitualmente frequenta il mercato per acquisti, per riqualificare la zona e rendere sicuro il mercato.

L’idea progettuale.

Il progetto prevede: il posizionamento di “tende” esportabili istallate su pali in acciaio verniciate. La zona circa quaranta mila metri quadrati, verrà riqualificata e potrà essere utilizzata oltre per la vendita commerciale giornaliera anche sia per usi spirituali, architettonici, intellettuali, sportivi e letterali.

Le foto del progetto:

Le “tende”, che connotano visivamente gli spazzi, le strade, i vicoli su cui si sviluppa l’idea progettuale, transitabili con qualsiasi mezzo senza alterare il normale e regolare transito veicolare. Le tende sono costituite da una tensostruttura a doppio effetto scelta quale sistema strutturale principale e adottata per le sottostrutture che compongono le singole coperture di tutta l’area. Il sistema è il risultato di un’analisi preliminare di fattibilità comparativa effettuata tra diverse soluzioni, che ha permesso di garantire l’impostazione “light” delle coperture, inducendo nell’immaginario collettivo una sensazione leggera, semplice, fattibile, economica.

Le tende si differenziano per dimensione e geometria tra coperture dei vie principali Via Madonna del Rosario, Via Padre Arancio di Terranova, Via Mongibello, Via San Afredo, nella città di Gela

Le tensostrutture portanti sono realizzate con funi a curvatura contrapposta che ottimizzano l’efficienza strutturale riducendo l’impiego di materiale rispetto alle prestazioni ottenute.

Per tutte le strutture le due funi, portante e stabilizzante, sono in acciaio ad alta resistenza, hanno curvatura contrapposta e sono presollecitate mediante un campo di sforzi di trazione verticalmente autoequilibrati. Il manto di copertura in membrana è ordito tra arcarecci disposti trasversalmente.

Su ciascun modulo la copertura in membrana si sviluppa per metà luce a livello della fune portante (copertura “alta”) e per metà luce a livello della fune stabilizzante (copertura ”bassa”), questo dà modo all’acqua meteorica di muoversi dalla porzione superiore della copertura verso quella inferiore. Gli elementi portanti sono realizzati con tubi strutturali (Ø 323,9 mm), tiranti in barre piene (da 52 a 100 mm) e controventi anch’essi in barre piene (Ø 27mm).

Funi portanti e stabilizzanti sono del tipo a trefoli paralleli. I collegamenti sono totalmente bullonati. Tutti gli elementi strutturali, barre e profili cavi, sono in acciaio S355J, zincati e verniciati.

Benefici: