“C’è un tempo per capire, un tempo per scegliere, un altro per decidere. C’è un altro tempo che abbiamo vissuto, l’altro che abbiamo perso e un tempo che ci attende …” (Lucio Anneo Seneca). Questo aforisma riassume in poche parole la situazione che la Consulta, le associazioni e le centinaia di famiglie con disabilità hanno vissuto nei mesi e nei giorni scorsi. C’è voluto forse il Coronavirus per far comprendere ai cittadini normodotati le numerose difficoltà connesse alle privazioni quotidiane di libertà. Noi caro sindaco da due anni tentiamo, invano, di sensibilizzare i nostri funzionari e la nostra classe politica affinché attivino quei servizi essenziali che possano garantire dignità, autonomia e sostegno alle persone con disabilità. Ebbene apprendiamo che proprio ieri, in piena crisi da Covid-19, ha trovato il suo prezioso tempo per ricordare, anche solo simbolicamente, in occasione del blue day le persone con disabilità. Ci auspichiamo che tale gesto costituisca finalmente il primo passo verso la consapevolezza e che ad esso facciano seguito i fatti ovvero il tempo per scegliere e infine per decidere, decidere tuttavia con atti concreti ovvero delibere, servizi, assistenza, supporto. C’è infatti un tempo che abbiamo vissuto e che abbiamo perso e che nessuno potrà restituirci, tuttavia c’è anche un tempo che ci attende e che la investe, oggi, anche alla luce dei suoi impegni non solo simbolici di una grande responsabilità, mantenere la parola data da uomo e da amministratore o disattendere gli impegni morali, umani e giuridici che ha avocato a se’ nel momento in cui ha assunto la carica di primo cittadino ed ha richiamato, ad oggi solo simbolicamente, il mondo della disabilità. Ci auspichiamo che già nei prossimi giorni possa dar seguito alle sue esternazioni decidendo ed assicurando alle famiglie gelesi che vivono oggi anche il dramma della disabilità i necessari servizi di supporto.
