La visita della discordia
Una visita e scoppia l’apoteosi. Una cascata di comunicati stampa e la guerra, segno che si fa più politica sul coronavirus che altro. E la paura non è associata al virus ma allo spettro dell’immagine. È diventato un dovere, commentare per esserci. “La visita di un assessore regionale alla salute – dicono Il deputato Arancio ed il segretario provinciale del PD, Peppe Di Cristina – in un momento così difficile per le nostre comunità con malati presso gli ospedali in aumento decessi per covid doveva avere altri risvolti e soprattutto doveva servire per informare la cittadinanza, potenziare i servizi usca e vaccini, coinvolgere le istituzioni i deputati tutti del territorio, imedici di medicina generale
Invece. Tutti in guerra compresi gli uomini della sua maggioranza”.
Incalza il consigliere Gabriele Pellegrino :
“Contro tutti, contro il buon senso. La presa di posizione sulla presenza dell’assessore alla salute a Gela per sensibilizzare alla vaccinazione è l’occasione, l’ennesima, per una polemica targata Di Paola e Damante. Facciano qualcosa di utile, se davvero vogliono essere efficaci e si uniscano alla campagna di sensibilizzazione perché a Gela mancano all’appello migliaia di cittadini. Le polemiche non servono e dimostrano soltanto di non aver compreso il momento che vive tutto il pianeta”.
L’assessore Razza stamattina ha già dato appuntamento a sabato. Subito dopo le convocazioni perentorie ai medici di famiglia e l’invito alle istituzioni.