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La Diocesi armerina ha tre nuovi Diaconi

“Il Signore ti ha dato una grazia speciale. Quella del servire. La parola diacono deriva dal Diákonos che in greco vuol dire servitore. Questo è quello che siamo chiamati a fare. Al bando i sentimenti umani legati all’alterigia”. Con queste e tante altre parole il Vicario Fornaneo Lino Di Dio ha accolto ieri sera nella chiesa dove si è formato il nuovo Diacono Ignazio Puci, uno dei tre ordinati sabato sera dal Vescovo. Sono tre i nuovi diaconi permanenti, ordinati  il 3 luglio in occasione del 204° anniversario di istituzione della Diocesi, nella Basilica Cattedrale: Ignazio Puci, Giuseppe Felici  e Filippo Marino. Con queste ordinazioni diventano  14 i diaconi permanenti in Diocesi. È stato lo stesso vescovo a dare impulso al ministero diaconale riformando la Caritas diocesana e affidandola all’intero diaconio e nominando direttore della Caritas proprio uno di essi: Mario Zuccarello. Nella Chiesa delle origini i diaconi erano preposti alla carità ed al ministero della predicazione e della evangelizzazione, come si legge negli Atti degli Apostoli. “Non sarei mai arrivato ad ottenere questa grazia speciale – ha detto Don Luigi Puci – se non avessi ricevuto il giusto supporto dai miei genitori, da mia moglie, dal Vicario che mi ha incoraggiato sempre, anche sabato prima di ricevere questo dono e dai miei fratelli di comunità che hanno pregato tanto per me”.

“I diaconi sono in dialogo con il presbiterio, su questioni che riguardano gli aspetti sociali della vita pastorale – spiega il Vescovo – Sono presenti in situazioni di particolare bisogno con il duplice compito di aiutare le comunità cristiane, guidate dai loro pastori, a riscoprire la centralità che ha il povero nella vita cristiana. In virtù del legame che esiste tra Vescovo e diacono, la loro presenza alla celebrazione dell’Eucaristia. Il Vescovo, in visita alle comunità cristiane della diocesi, non celebra mai senza un diacono. un’altra proposta identitaria: l’evangelizzazione di strada”.

Ecco chi sono i nuovi diacono della Diocesi di Piazza Armerina:

IGNAZIO PUCI ha 44 anni , impiegato all’Eni dal 2003 e sposato Aglalia Di Dio, psicologa e psicoterapeuta con la quale ha avuto 4 figli: Ha iniziato la mia esperienza di conversione nel 1999 nella parrocchia San Tommaso Apostolo – chiesa Madre in Butera . All’interno del centro di Spiritualità della Misericordia si occupa  di mediazione familiare insieme a mia moglie ed attualmente svolgo il servizio di Segretario generale della Fraternità Apostolica della Misericordia appartenente a Charis (Vaticano). Dal 2017 sono impegnato nel centro d’ascolto nella Casa Circondariale di Gela.

GIUSEPPE FELICI ha  50 anni, è  originario e vive  Butera  Insegna storia e filosofia al liceo classico “Eschilo” di Gela.  Sposato con  Rossella Messina, insegnante di latino e greco presso il Liceo Classico Statale “Leonardo da Vinci” di Niscemi, sono genitori di Rosalia Maria Grazia 15 anni e Flavia Maria Chiara 13 anni.  Primo di cinque figli e sono stato educato dalla famiglia di modesta origine fin dalla prima infanzia alla fede. Ha fatto il ministrante a partire dai cinque fino ai 14 anni servendo mattina e sera la messa. Lo scorso 21 marzo è stato ammesso tra i candidati agli ordini e in vista dell’ordinazione del 3 luglio prossimo, insieme agli altri due candidati Filippo Marino e Ignazio Puci, ho fatto gli esercizi spirituali guidati da don Luca Crapanzano e don Salvo Rindone.

FILIPPO MARINO è nato Piazza Armerina 48 anni fa. E’ sposato da 21 anni con Stefania Libro, anche lei   impegnata nella parrocchia Sacro Cuore. Svolge la professione di informatore scientifico del per la malattia del Parkinson. Ama lo sport, pratica  il Triathlon ed il basket .Da oltre 10 anni è ministro straordinario dell’Eucarestia. “Mi prodigherò  per il dialogo ecumenico – dice Marino –  poiché non possiamo dimenticare il desiderio espresso da Gesù: «perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21)”

 

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