Attualita

La bacheca dei necrologi selvaggi al Palazzo Pignatelli

Gela – Vero è che a Gela ci sono più morti che nascite ma tappezzare di necrologi la città e perfino lo storico Palazzo Pignatelli che, come vedete nella foto corredata di un sacco nero di spazzatura, viene utilizzato come bacheca degli annunci funebri che debordano dagli spazi consentiti secondo la norma, è veramente troppo.

Ecco cosa recita la norma:  “è dovuto il solo diritto sulle pubbliche affissioni da colui nel cui interesse è richiesto il
servizio di affissione a cura del Comune in appositi spazi ed impianti allo scopo destinati, di
manifesti contenenti comunicazioni comunque prive di rilevanza economica (artt. 18, 1° comma e
19 D. Lgs. 507/93)” e che pertanto “gli annunci ed i manifesti mortuari risultano assoggettati ad un
diritto comprensivo del compenso del servizio solo qualora l’affissione venga eseguita a cura del
comune o del concessionario del servizio”.  Ma i controlli sono carenti e, a Gela si sa, ognuno fa quel che vuole. Qualche anno fa il sindaco del Pd Fasulo, aveva emanato una ordinanza per limitare l’affissione selvaggia ma è passato remoto e nessuno se ne ricorda più.

Eppure si parla di un palazzo storico che affonda le sue radici nel 1842, precisamente il 24 Settembre, quando la signora Anna Maria Pignatelli, principessa di Roviano, nomina come suo erede universale il Cardinale Sisto Riario Sforza, Arcivescovo di Napoli. Questo evento regala una cospicua rendita ai padri gesuiti siciliani, che per volontà della principessa costruiscono questo «convitto per la educazione religiosa e civile dei giovanetti». In questo testamento, rogato dal notaio Vincenzo d’Ambrosio di Caivano, la signora Pignatelli precisa anche le condizioni del lascito. Sono compresi infatti, dei beni fondiari la cui rendita annua ha il valore di 3600 ducati napoletani, e una somma di 5400 ducati per le spese relative al primo cantiere del fabbricato. Il Palazzo è stato abbandonato dopo gli anni 80 e chiuso per un ventennio fino all’ultima ristrutturazione del 2000. Adesso è diventato bacheca.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button