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“L’80% delle imprese non ha I soldi per pagare le tasse”

L'appello di Confeuropa Sicilia

In questo particolare momento di incertezza che ha realmente stravolto il nostro modo di vivere, Confeuropa Imprese  Confederazione Regionale della Sicilia si  propone con una iniziativa che copre tutto il territorio nazionale, con un sostegno concreto nell’ambito del credito, a favore di tutte le attività produttive, commerciali, artigianali, industriali, agricole e professionali con l’intento di superare questa situazione difficile. Grazie ai numerosi accordi con i principali partners bancari, confidi, leasing e factoring, mette in campo utilizzando le figure professionale interne al sistema una serie di  prodotti e strumenti di consulenza creditizia.

Su iniziativa del presidente nazionale Giuseppe Alizzio e del vicepresidente vicario nazionale nonché presidente regionale della Sicilia Giuseppe Giorgianni, si è  riunito il consiglio regionale di Confeuropa Sicilia (facente parte della confederazione imprese nazionali). Erano presenti i presidenti provinciali di Catania, Carlo Cittadino; Caltanissetta, Valerio Martorana; Agrigento, Rita Monella e Messina, Andrea Sindona; inoltre erano presenti i consiglieri Mario Fiorito, Fabrizio Maugeri e Mario Indaco, della confederazione di Catania; Michele Orlando, vicepresidente provinciale di Caltanissetta e responsabile dell’unità territoriale di Gela;  Gaetano Ravanà e Mario Gero di Agrigento.

Una riunione svoltasi in videoconferenza per analizzare il presente e programmare il futuro: dopo i saluti di benvenuto del Presidente nazionale Giuseppe Alizzio e del vicario Giuseppe Giorgianni, si è passati all’analisi delle realtà provinciali. Scopo della riunione era quello di mettere in atto la programmazione, le idee ed i progetti da concretizzare non appena si sbloccherà la pandemia Covid 19 ed essere pronti il giorno prima dell’apertura di tutte le attività. Confeuropa vuole dare il suo apporto sia per informazione, sia per formazione e sia per tutti i servizi che le imprese avranno necessità in quanto sulla base di tutti i decreti finora emessi, ci sarà la necessità di avere un punto di riferimento qualificato e professionale.

Gli argomenti trattati hanno focalizzato, in particolar modo, il crollo del fatturato nel settore della ristorazione (-38%)e nel settore alberghiero (53,8%) con mancati incassi di 8,8 miliardi di euro; inoltre è emerso che l’80% delle imprese non ha i soldi per pagare le imposte e le relative tasse, sia a livello nazionale che locale e la maggior parte delle aziende non può pagare le forniture dei prossimi 60 giorni né gli stipendi ed i contributi dei lavoratori per i prossimi due mesi; la cassa integrazione da erogare è in notevole ritardo e si presume che per tutto il mese di maggio non verrà erogata; in particolar modo per la Sicilia è emerso che l’indice di competitività, prima che scoppiasse questa pandemia, la collocava al 237 posto su 263 regioni; questo divario, negli ultimi 10 anni, ha creato un gap sempre più allargato con le regioni del Nord ed oggi il 55% delle famiglie siciliane è a rischio povertà.

Nell’ultimo ventennio l’Europa ha preferito, per l’egemonia tedesca, privilegiare le nazioni dell’Est Europa che si sono aggregate (vedi Polonia, Ungheria e Romania); pertanto il baricentro dell’interesse economico e finanziario europeo è andato verso questi paesi citati. L’Unione europea è apparsa distratta nei confronti dei paesi del Mediterraneo, nonostante il ruolo strategico che questi paesi svolgono, pertanto bisognerà rivedere una nuova rotta che possa collocare la Sicilia al centro del Mediterraneo come terminale per il continente europeo.

Inoltre si è discusso dei Gas (Gruppo acquisto solidale): il consigliere Mario Gero ne ha proposto il relativo modello di sviluppo in Sicilia. Si è parlato di trasporti via mare tra la Sicilia e l’Europa dell’est e di finanza agevolata con relativo utilizzo dei fondi europei.

Approfonditi gli argomenti, sarà elaborato un documento ufficiale che verrà inoltrato al governatore della Sicilia, on. Nello Musumeci, in modo tale da dare risposte concrete alle imprese siciliane

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