Il capitolo acqua è stato uno dei cavalli di battaglia dell’immagine che si è costruita il sindaco giusto negli anni. Poi raggiunta la poltrona, nessuna iniziativa, se non qualche timida minacciadi rescissione del contratto per un servizio inefficiente. Parole ma nessuna azione concreta. Poi arriva il Comitato di quartiere San Giacomo che dopo ogni incontro ottiene l’attenzione dei media con titoloni da prima pagina. L’ultimo di questi incontri plateali è avvenuto con la presenza dei dirigenti di Caltaqua per parlare dei servizi idrici discutibili. E lì arriva l’incidente diplomatico. Perché in questo incontro l’amministrazione non è stata invitata e il sindaco non ha mancato l’appuntamento con le parole pesanti tanto da indurre la società di gestione a parlare di ricorso a ‘sedi opportune’. Ecco come ha risposto:
“Caltaqua respinge ogni infondata accusa lanciata dal primo cittadino nei confronti del gestore. L’incontro non è stato organizzato dal gestore, che si è piuttosto limitato a rispondere positivamente ad un espresso invito ricevuto. Né più né meno di quanto accaduto tantissime volte, anche in altri territori della provincia, dove comitati e gruppi civici hanno chiesto legittimamente degli incontri alla società senza che ciò abbia mai causato alcuna rimostranza, avendo la società, in qualità di gestore di un essenziale servizio pubblico – si legge in una nota – il dovere di fornire le risposte ai quesiti che i cittadini hanno il diritto di avanzare. Caltaqua ha sempre agito con trasparenza, nel pieno rispetto delle regole e dei rapporti istituzionali per cui le allusioni fatte dal sindaco sono inappropriate e totalmente fuori luogo. Per questo la società valuterà di far valere i propri diritti nelle opportune sedi. Caltaqua infine rende noto che continuerà ad essere a disposizione dell’utenza, delle associazioni di cittadini, degli enti e di tutte le istituzioni nell’esclusivo interesse del miglioramento continuo del servizio idrico integrato della provincia di Caltanissetta”.
