Attualita

I turisti fra la spazzatura….

Questa Gela che non riesce a ripartire. Nonostante i proclami, nonostante i propositi. Questa Gela che, non solo conserva un’immagine deturpata dalla spazzatura ma non esce da dinamiche clientelari che ingabbiano i giovani e li educano alla ‘raccomandazione’. E’ la Gela percepita da chi vive in altre dimensioni e che, tornando a casa dai familiari, nota la rarefazione che va avanti da mezzo secolo, che coincide con il lasso di tempo anagrafico. Praticamente da sempre: ogni uomo di mezza età non vede la sua città natale evolversi. Però vede l’evoluzione delle altre città, e fa la differenza. A dispetto delle cifre strombazzate e che restano sulla carta, degli improvvisati amministratori di turno. I soldi sono un’illusione ed i risultati non si vedono. Per caso abbiamo incontrato una coppia di gelesi residenti a Parigi da trent’anni; Maria Scicolone ed Enrico Inagala che hanno portato in città una coppia di loro amici parigini. La delusione è il pane quotidiano quando si fanno questi incontri: “sono contenta di essermene andata – dice Maria Scicolone – quando, per caso sono finita a Parigi, per un periodo che doveva essere limitato, il lavoro mi si è presentato nell’immediatezza grazie al mio curriculum di architetto. Non so se fossi rimasta qui a quante porte avrei dovuto bussare e se avessi mai potuto svolgere la mia professione come si conviene a chi fa studi specialistici.  Ogni anno poi, vengo in Italia per rivedere la mia terra e trovo il degrado più assoluto. Spazzatura ad ogni angolo. Ma chi l’ha detto che la differenziata si fa senza cassonetti? In ogni parte l’Italia e del mondo ci sono i cassonetti, la fase del porta a porta è stata superata, ma qui ci si ostina nonostante la situazione sia al limite”.

 

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button