Attualita

Ecco il progetto GreenPark di Montelungo

La presentazione oggi al Museo archeologico regionale

Il progetto  dedicato al GreenPark di Montelungo a cura di un gruppo di professionisti è stato  inserito nel calendario  delle iniziative delle Recovery fund, risorse destinate all’Italia dall’Europa. Il progetto è stato presentato stamattina al Museo archeologico regionale, parterns del progetto insieme al Comune di Gela ed al Politecnico di Torino. La nuova immagine del parco si inserisce perfettamente nel contesto nella immagine green, votata al turismo e all’accoglienza che propone per il futuro.

Il sindaco ha portato il suo saluto e di tutta l’amministrazione comunale al Museo Archeologico di Gela, in apertura dei lavori del Festival dello sviluppo sostenibile, la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Alla giornata di studi limitata a poche presenze per la situazione di ristrettezze dovute al Covid, ha partecipato il presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Caltanissetta Paolo Lo Iacono, il dr. Nicola D’Antona, responsabile dell’Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB), il prof. Arch. Paolo Scoglio del Politecnico di Torino, il prof. Francesco Torre dell’Università di Bologna, il dr. Francesco Strafalaci per la presentazione della Piattaforma Ercole. E’ stato analizzato il progetto grazie  al comitato scientifico del Green Park, perfettamente inserito nel nuovo approccio alla green economy verso cui l’amministrazione Greco vuole andare.

Il progetto prevede all’interno e all’esterno spazi didattici all’aperto in prossimità della struttura stessa collegandosi senza soluzione di continuità con lo spazio ampio dell’orto botanico destinato alla didattica, oltre ad essere aperto al pubblico.
Le soluzioni architettoniche e tecnologiche utilizzate, che tengono conto dell’illuminazione interna degli ambienti garantendo un alto apporto di luce naturale grazie all’uso di ampie arcate, prestando attenzione ad evitare abbagliamento e/o insolazione ed aumento di calore, grazie all’utilizzo di schermature frangisole adatte al controllo del comfort ambientale interno e contribuire alla mitigazione della luce solare. Tutte le divisioni interne mobili saranno realizzate con materiali fonoassorbenti e senza spigoli, le superfici che dividono gli spazi interni dagli esterni, siano esse orizzontali o verticali, sono state pensate conformemente a quanto disposto dalla normativa relativa al contenimento energetico.
La pavimentazione interna degli spazi didattici e di tutti gli altri utilizzati dai fruitori sarà realizzata in legno, posato su idoneo vespaio aerato realizzato con struttura prefabbricata, mentre i servizi saranno dotati di pavimentazioni in gres porcellanato.
Il blocco centrale destinato ai servizi (cucina, deposito, bagni) diventa il punto centrale e di raccordo delle coperture del padiglione. Il tetto verde del blocco utilizza la vegetazione come elemento termoregolatore dell’involucro edilizio.
L’utilizzo di tale sistema di copertura, oltre a costituire una continuità progettuale con il contesto del parco e le aree verdi, comporta dei vantaggi, tra i quali: la protezione dell’isolamento dalle sollecitazioni termiche e meccaniche, il prolungamento della durata dell’intera struttura del tetto: l’acqua piovana viene ricondotta al suo ciclo naturale, l’aria viene filtrata e i rumori attutiti, si migliora la qualità abitativa e inoltre favorisce il risparmio energetico.
L’intervento così concepito intende offrire ai soggetti coinvolti la possibilità di usufruire ed interagire con gli spazi esterni ed interni a disposizione, rendendo il Padiglione, un contenitore disponibile sia nelle ore didattiche che “fuori orario”, trasformando il giardino botanico in uno spazio didattico e ludico tale da generare un laboratorio partecipato, gestito da tutta la comunità dai 3-99 anni. Viene quindi ideato un punto di incontro con la possibilità di trasformarlo in un laboratorio a cielo aperto, ben collegato con viabilità urbana ed extra urbana.

 

“Un ringraziamento va all’ideatore e organizzatore – ha detto il sindaco Greco –  arch. Vincenzo Antonuccio, e al Direttore del Parco Archeologico di Gela, arch. Luigi Gattuso, per questo evento al quale il Comune ha concesso il patrocinio gratuito e che è promosso da ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e sostenuto da partners pubblici e privati tra i quali la Commissione Europea, il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci), la RAI, le FF.SS.

 

Stiamo lavorando per migliorare la qualità della vita e dei servizi, per fare in modo che Gela non sia più la città da evitare, imbruttita e inquinata dall’industria, ma una realtà in cerca di riscatto, aperta, ospitale, che guarda al mondo e che vuole ripartire e rinascere puntando sulle bellezze e le vocazioni naturali del territorio.

Risanare è la parola d’ordine. Invertire un processo lungo decenni è difficile, ma ci stiamo provando e intendiamo accelerare in questa direzione”.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button