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Dall’aumento dell’acciaio alle caldaie. Agati: “L’Antitrust ha tutte le condizioni per intervenire”

Ai bonus si accede solo se in regola

Arriva da Francesco Agati una nota stampa sull’aumento dall’acciaio alle caldaie che vi riportiamo di seguito.

Quasi tutti stiamo utilizzando i vantaggi fiscali europei (con avallo dello Stato Italiano) per i Bonus che permettono l’acquisto e ristrutturazione, ‘in maniera vantaggiosa’, sarà veramente così? Da tecnico legale inizio ad avere i primi dubbi, per esempio il rincaro dei materiali per il settore delle costruzioni sta mettendo a rischio i cantieri, inoltre il prezzo delle materie prime dopo il ‘doping bonus’ scenderà in Italia?

La rassegna dei rincari parte attraverso la nostra analisi da acciaio e ferro: il tondo per cemento armato fa segnare un incremento del 117% tra novembre 2020 e aprile 2021. Ocse ha attribuito l’incremento della domanda del settore delle costruzioni alla Cina. Questo rimbalzo ha innescato un effetto al rialzo sul prezzo di tutta la filiera dell’acciaio, a livello mondiale, poiché la Cina rappresenta oltre il 50% della produzione e del consumo mondiale dell’acciaio (il 40% è assorbito dalle costruzioni cinesi).

Parallelamente agli aumenti di prezzo dei prodotti siderurgici, si osservano incrementi importanti anche in altri materiali di primaria importanza per l’edilizia, come, ad esempio, i polietileni (incrementi superiori al 40% tra novembre 2020 e febbraio 2021), il rame (+17%), il petrolio (+34%) e i suoi derivati, sempre nello stesso periodo di riferimento.

Anche per il ‘bitume‘ è incrementato il prezzo di circa il 17% tra novembre 2020 e febbraio 2021. A ciò si aggiunge il cemento, per il quale un’indagine Ance evidenzia aumenti del prezzo di circa il 9% a gennaio 2021, rispetto a dicembre.

Sempre secondo il nostro studio, assistiamo in Italia un forte aumento della domanda per materiali e prodotti dell’edilizia e per gli impianti collegati, come quelli termoidraulici, per tre motivi assolutamente commerciali ma passibili di indagine dell’Antitrust rincaro internazionale delle materie prime, un aumento della domanda interna che supera l’offerta e gli incentivi fiscali per l’edilizia, per fare un esempio le caldaie che avevano un costo di 750,00 euro dopo l’avvento del bonus sono aumentate del 65% per un valore di circa 490,00 euro circa in più, praticamente una caldaia con l’aumento delle materie, l’aumento della domanda, il bonus costano 1240,00 anziché 750,00 euro; inoltre molti non sanno che tra i requisiti essenziali per accedere al bonus vi è la regolarità dei pagamenti di imposte e tasse sulla casa. Tra qualche anno sempre secondo il nostro studio molte famiglie beneficiarie dovranno ridare indietro somma più interessi maturati.

Ancora. Secondo una nostra indagine, il Superbonus sempre più spesso viene accorpato al consolidamento sismico Sismabonus mai avvenuto, si ricorda che l’ENEA e l’Ufficio delle Entrate hanno otto anni per verificare la veridicità dei lavori effettuati, ATTENZIONE non saranno le società che verranno sciolte al termine del beneficio a essere convocate ma i beneficiari, condomini e proprietari che dovranno restituire tutta la somma, gli interessi con possibile denuncia per truffa, le frasi ‘non si paga niente’, ‘tutti i lavori sono gratis’ devono iniziare a insospettire.

Il consiglio del nostro studio è di cavalcare l’onda delle agevolazioni ma con dotta audacia o ciò che sembrerebbe un grande regalo potrebbe diventare in futuro un grande dispiacere.

Ai bonus si accede solo se in regola“.

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