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Allarme in ospedale per un paziente sospetto: tampone negativo

Gela – Lo spettro del Co-vid continua ad aleggiare nelle menti dei gelesi, specialmente stamattina per chi era in attesa in ospedale che, ad un certo punto della mattina verso le 11 hanno visto approdare al servizio di radiologia un paziente in barella di  biocontenimento che veniva trasportato con un atteggiamento di grande circospezioni. “Largo, largo – hanno intimato gli operatori sanitari – dovete stare lontano per favore. Lontano!” Le modalità di trasporto del paziente hanno fatto insospettire i pazienti attesa delle prestazioni sanitarie routinarie. Fuggi fuggi generale e relativo allarme dei gelesi che hanno diffuso l’allarme fra amici e parenti. Sul paziente sospetto è stato disposto l’esame del tampone esofageo che per fortuna è risultato negativo a distanza di poche ore. Allarme scongiurato. Resta però il problema della sicurezza in ospedale. “Al piano terra non ci sono bagni per il pubblico – racconta Valentina S. – ed ho notato che molti usano l’unico bagno disponibile in radiologia mettendo a repentaglio la sicurezza del gran numero di persone che frequentano questo reparto. Non c’è controllo neppure sui pazienti che girano indisturbati dal reparto di malattie infettive e passano per corridoi, stanze e servizi. E’ così oneroso creare qualche bagno per il pubblico in maniera da evitare assembramenti?”

Di fatto all’ospedale di Gela non ci sono casi di pazienti positivi: l’unico rimasto positivo in città è in cura domiciliare; ma i sospetti transitano sempre per la struttura sanitaria e i sospetti potrebbero risultare positivi: da qui la paura di operatori e cittadini.

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