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Convegno di studi sulla figura dell’agronomo Di Bartolo

Gela – Verrà presentato domani  in Municipio il convegno di studi organizzato a duecento anni dalla nascita del gelese Giovanni Di Bartolo, architetto e agronomo che portò alto il nome della città di Gela nel panorama nazionale del XIX secolo. Il convegno si terrà il 16 novembre prossimo, con inizio alle 15,30, alla Pinacoteca comunale di viale Mediterraneo 41.

Un fine settimana che prevede un appuntamento di rilievo che, da una parte consente di conoscere un gelese illustre del XIX secolo dall’altra vuole fare riflettere su aspetti dell’economia del territorio di ieri che potrebbero oggi portare sviluppo.

Un convegno di studi sulla figura architetto e agronomo gelese che portò alto il nome della città nel panorama nazionale del XIX secolo.

È stato, infatti, l’unico gelese nella storia ad essere ammesso all’ Accademia dei Georgofili di Firenze.

Ad organizzare il convegno che si terrà il 16 novembre prossimo, con inizio alle 15,30, alla Pinacoteca comunale di viale Mediterraneo 41 sono stati i familiari di Di Bartolo con la collaborazione dell’Accademia dei Georgofili, gli Ordini degli Agronomi e degli Architetti della Provincia di Caltanissetta, la Società nissena di storia patria di Caltanissetta e il Comune di Gela.

Una figura poliedrica e finora poco nota quella di Giovanni Di Bartolo   di cui, in apertura del convegno, il nipote Alexander bibliotecario ed archivista presenterà la biografia inedita ripercorrendo le varie fasi della vita, gli studi, le opere e le amicizie.

Una parte della sua vita Di Bartolo la trascorse nella sua città natale le cui caratteristiche durante la fase post Unità d’Italia saranno delineate dal prof. Nuccio Mulè.

L’ arch. Francesco Fiumalbi illustrerà invece i progetti che di Bartolo realizzò per la Provincia di Caltanissetta dopo che fu assunto con un concorso come architetto provinciale.

Negli anni precedenti era stato architetto del Comune. Ma i riflettori saranno accesi in modo particolare sull’ attività di agronomo che portò Di Bartolo alla ribalta nazionale per l’introduzione della coltivazione del cotone.

Dalle esperienze che egli condusse nelle sue tenute di Terranova scrisse un manuale, il primo in Italia, e portò le sue tecniche al Nord Italia nelle tenute di Bettino Ricasoli che poco dopo divenne presidente del consiglio dei Ministri.

Ricasoli lo definì il “partigiano dell’introduzione del cotone in Italia” e avanzò la candidatura di Di Bartolo all’ Accademia dei Georgofili.

Durante il convegno sarà presentata una lettera inedita che testimonia i rapporti tra Di Bartolo e lo scrittore romantico Alessandro Manzoni nelle cui tenute l’agronomo gelese operò per introdurre la coltivazione del cotone.

Un testo che evidenzia le qualità del tecnico gelese e l’apprezzamento del padre dei “Promessi sposi”  Di botanica e coltivazione del cotone nel XIX secolo in Italia parlerà Agnese Visconti dell’Università di Pavia,  su quella coltivazione nel Nisseno nel 1864 si soffermerà il prof. Antonio Vitellaro presidente della Società nissena di Storia Patria mentre il prof. Antonio Bacarella dell’Università di Catania tratterà gli aspetti politico – economici della coltivazione del cotone dall’anteguerra ad oggi.

Il prof. Paolo Guarnaccia dell’Università di Catania relazionerà sull’ esperienza di reintroduzione del cotone condotta negli ultimi anni in città.

Del comitato scientifico fanno parte Alexander Di Bartolo e Piero Lo Nigro con la collaborazione dell’assessore all’ Agricoltura Grazia Robilatte. Ad aprire i lavori sarà il sindaco Lucio Greco.

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