Gela – L’espansione della positività non risparmia ormai nessuno. Famiglie intere contagiata e per fortuna, per la maggior parte, in condizioni di buona salute. Scuole che, a turno, denunciano la positività di alunni o insegnanti e perfino dirigenti. Negozi e aziende e anche strutture sanitarie. Un positivo è stato riscontrato fra i dipendenti dell’Aias. Per fortuna si tratta di un professionista che si occupa di terapia domiciliare e che frequenta pochissimo la struttura. Questo ha salvato l’ente di riabilitazione delle persone con disabilità, dai problemi che possono derivare dalla presenza di un soggetto positivo. Il dipendente infatti ha il compito di effettuare la terapia a domicilio. Adesso l’indagine epidemiologica che compete all’Asp deve individuare i soggetti con cui è venuto in contatto il professionista per disporre i tamponi, oltreché ordinarlo per i familiari e per chi è stato nella sua area di azione nelle 48 ore che hanno preceduto la notifica della positività. Salva quindi l’attività dell’Associazione di assistenza per i soggetti portato di handicap, che continua regolarmente.
