CronacaDall'Italia

Obbligo di vaccinazione, durata del green pass, tamponi per i vaccinati, mascherine all’aperto e terza dose: la cabina di regia valuta nuove misure.

Il governo prosegue determinato per la sua strada e si prepara a varare una stretta per le feste di Natale. L’attuale sistema di regole, modalità e tempistiche delle norme verrà dunque rivisto. In mattinata si è riunita la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi: sul tavolo sono approdate diverse ipotesi, dal green pass ai vaccini passando per l’obbligo di tampone anche per chi è immunizzato.

Nel pomeriggio si attende l’ok del Consiglio dei ministri, che alle ore 17 si riunirà per discutere anche delle misure contro la diffusione del Covid-19 che non accenna a frenare. Anche perché, stando a quanto emerso dai primi dati tecnici, la diffusione della variante Omicron in Italia si attesta al 28,2%.

Obbligo di vaccinazione

Nel ventaglio delle possibilità rientra anche quella di ampliare la platea dell’obbligo di vaccinazione: potrebbe essere imposta l’iniezione del siero per altre categorie di lavoratori, come ad esempio quelli a contatto con il pubblico. Per il momento l’obbligo vaccinale è previsto per sanitari, personale scolastico, forze di polizia e forze armate.

Super green pass

Importante tema di dibattito è l’ipotesi di estendere il super green pass anche ai lavoratori. Si potrebbe escludere il tampone antigenico dagli strumenti che consentono di ottenere il certificato verde: in tal modo sarebbe di fatto obbligatorio il vaccino per andare al lavoro. Nelle intenzioni si vorrebbe così “coprire” quei 2,3 milioni di italiani tra i 40 anni e l’età pensionabile che non si sono ancora vaccinati.

Il super green pass potrebbe essere esteso dal 28 dicembre 2021 anche per piscine, palestre, sport di squadra al chiuso, spogliatoi, musei, mostre, centri benessere, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso, sale gioco, sale scommesse, sale bingo, casinò e impianti di risalita nei comprensori sciistici.

Green pass e terza dose

Dall’1 febbraio 2022 la durata del green pass potrebbe essere ridotta da nove a sei mesi, visto che si osserva un calo della protezione nei mesi successivi all’iniezione. La decisione risulta essere legata a filo diretto con quella dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che nelle prossime ore potrebbe dare l’ok all’anticipo del booster dopo quattro mesi dalla seconda dose e all’estensione della terza dose anche ai 12-18enni.

Tamponi per i vaccinati

Il governo potrebbe intervenire anche sul fronte dei tamponi: chi non ha fatto ancora la terza dose potrebbe essere obbligato a esibire un tampone negativo (eseguito nelle 24 ore precedenti) se volesse partecipare a grandi eventi come veglioni di Capodanno o serate in discoteca. Il test potrebbe essere gratuito per chi è in attesa del booster. La misura potrebbe essere in vigore dal 28 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022.

Mascherine

I partiti non hanno avuto alcuna frizione sul fronte della mascherine, che fino al 31 gennaio dovrebbero essere indossate obbligatoriamente anche all’aperto e indipendentemente dall’area colorata della singola Regione (quindi scatterebbe anche dalla zona bianca). Ulteriori ragionamenti riguardano la possibilità di imporre l’uso della Ffp2 per i luoghi chiusi o in quelli particolarmente affollati (ad esempio cinema, teatri e ristoranti). Resta da capire se verrà coinvolto anche il trasporto pubblico locale.

Vacanze scolastiche

Nei giorni scorsi diversi esperti hanno sollevato la necessità di prolungare le vacanze scolastiche, facendo slittare di almeno una settimana il ritorno degli studenti in classe. In tal modo si vorrebbe provare a mitigare il dilagare del contagio anche tra i più giovani, ma Draghi ieri è stato chiarissimo e ha escluso un allungamento del calendario delle vacanze: “Sono consapevole delle sofferenze dei giovani a causa delle restrizioni. Faremo di tutti per evitare che quella esperienza della didattica a distanza si ripeta“, ha assicurato il presidente del Consiglio.

Smart working

Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di un ritorno massiccio allo smart working nella Pubblica amministrazione. Nella giornata di ieri il ministro Fabiana Dadone su Twitter si è schierato a favore del lavoro agile: “Tra le tante soluzioni per affrontare la pandemia mantenendo attivi i servizi per cittadini e imprese lo smart working è rimasto protagonista. Basta a retaggi culturali e avanti con le buone idee“.

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