CataniaCronaca

Migliaia di prodotti contraffatti e sequestrati, non avevano marchio Ce

L’operazione nell’ambito di un apposito dispositivo mirato al contrasto delle condotte illecite di contraffazione di marchi e brevetti. Ma anche per contrastare l’immissione in commercio di prodotti non sicuri, di falsa indicazione dell’origine o della provenienza delle merci. In questo caso i controlli mirati nel settore della sicurezza dei prodotti e della conformità per l’obbligatoria marcatura Ce (comunità europea). I finanzieri della compagnia di Caltagirone hanno ispezionato i locali di una ditta individuale gestita da una cittadina di etnia cinese, nel territorio di Ramacca. Ad essere immediatamente rilevata la presenza di numerosi articoli irregolari, non conformi alle vigenti normative comunitarie. Quindi non garantivano gli standard di sicurezza e qualitativi previsti.

La marcatura Ce, infatti, indica che un prodotto, importato da un Paese della Comunità Europea, è conforme alle leggi dell’Ue. Può quindi liberamente circolare all’interno del mercato unico. Si tratta di una certificazione di qualità, che appone lo stesso fabbricante. Dichiara quindi, sotto la propria responsabilità, dopo aver effettuato le opportune verifiche, che il prodotto rispetta tutte le prescrizioni relative all’apposizione del marchio, tra cui i requisiti di sicurezza.

Tale risultato ha permesso, dunque, di contrastare con efficacia un considerevole impianto locale di approvvigionamento di prodotti non sicuri. Quindi potenzialmente pericolosi per composizione e qualità, bloccandone, quindi, la successiva immissione in commercio nel distretto del calatino. “Ciò – scrive in una nota il comando provinciale della guardia di finanza – a dimostrazione della sempre vigile e capillare osservazione del territorio. Nonché della grande attenzione del corpo volta, tra le altre cose, anche alla repressione di tali fenomenologie illecite. Al termine delle attività”. L’esercente di origine cinese segnalata alla Camera di Commercio del Sud-Est Sicilia per la successiva sanzione amministrativa. I prodotti non sicuri tutti sequestrati e immediatamente ritirati dal mercato per tutelare la sicurezza dei consumatori. Ma anche per evitare la concorrenza sleale di commercio.

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