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L’Etna torna a dare spettacolo e problemi.

Dopo la grande eruzione del 10 febbraio, la prima del 2022, l’Etna torna a dare spettacolo. E a causa della cenere è stato chiuso per alcune ore l’aeroporto di Fontanarossa, riaperto poco prima delle 16. Dirottati all’aeroporto di Palermo due voli diretti a Catania della EasyJet e della Wizz Air. Previsti ancora ritardi nei voli e aggiornamenti ora per ora fino alla normalizzazione dell’emergenza.

Dal vulcano, in attività già da dieci giorni, nell’ultimo parossismo delle scorse ore, si sono alzati due pennacchi di fumo, che non sono sfuggiti a fotografi professionisti e amatori. Intanto, il cratere Sud-Est ha ripreso l’attività stromboliana, dalle prime ore del mattino. Attività che si è conclusa intorno alle 15. “L’ampiezza media del tremore vulcanico, a partire dalle 8 è in graduale incremento – avevano detto gli esperti dell’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – pur mantenendosi allo stato attuale sul livello medio”. Le sorgenti del tremore risultano localizzate al di sotto del cratere Sud-Est, intorno ai 2.800-2.900 metri. Mentre l’attività infrasonica è risultata bassa e localizzata in prossimità del cratere Bocca nuova.

Eruzioni ravvicinate e spettacoli fotografici anche dallo spazio. L’Etna ha attirato gli sguardi degli astronauti della spedizione russa 66, attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Lo scorso 12 febbraio, il tweet dell’astronauta tedesco Matthias Maurer: “Il vulcano di casa di Astro Luca, l’Etna, sta chiaramente fumando (e sputando lava, come ho appreso dai notiziari)”. Il riferimento, naturalmente, è all’astronauta catanese Luca Parmitano.

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