Cronaca

Le istruzioni di Messina Denaro. Il nome in codice della sorella: “Fragolone”.

Matteo Messina Denaro sembrava davvero ben documentato sul funzionamento delle telecamere di ultima generazione utilizzate dalle forze dell’ordine. In un pizzino ritrovato dagli investigatori del Ros nell’appartamento di vicolo San Vito, a Campobello, il boss aveva tenuto copia di alcune indicazioni date alla sorella Rosalia, “Fragolone” come la chiamava per proteggere la sua identità, ma è servito a poco perché gli investigatori sono comunque arrivati a lei.

Il boss invitava a guardare per bene in giro: “Quando si tratta di telecamere ci deve essere nella cassetta necessariamente un buco, è nella direzione dove vogliono guardare. Senza buco non può mai essere telecamera. Ci sono tante cassette senza buco, che le montano nei pressi delle case dove montano microspie e telecamere, queste cassette si chiamano “cassette di rilancio del segnale”, cioè le telecamere e le microspie che loro montano nelle case non hanno la forza di mandare il segnale fin dove sono loro. Allora ci vogliono queste cassette di rilancio che captano il segnale dalle vicine microspie e telecamere e lo rilanciano fin dove sono loro. Queste cassette di rilancio fanno arrivare il segnale a centinaia di chilometri”. Indicazioni davvero precise, ricordano le misteriose indicazioni che il Bernardo Provenzano scriveva ad Antonino Giuffrè, per verificare l’esistenza di telecamere in un casolare dove si svolgevano i summit. E c’erano per davvero le telecamere. “Niente per me ringraziamenti, ringraziamenti per nostro signore Gesù Cristo”. Una curiosa citazione che ha fatto sempre pensare all’esistenza di una talpa, posto che quel casolare di Giuffrè era oggetto di delicate indagini.

Ora, è Messina Denaro a fare le sue raccomandazioni a proposito di telecamere e microspie a casa della sorella Rosalia. E sorgono altri sospetti, che si aggiungono ai misteri di una lunga latitanza. Il boss ha goduto di protezioni? E se sì, a che livello? Intanto, una certezza: il biglietto sulle telecamere era anche a casa di Rosalia Messina Denaro, ben nascosto. Lei lo aveva trascritto, anche nella parte in cui era segnato il destinatario: il Fragolone. Messina Denaro era risoluto, il suo consiglio era quello di distruggere le telecamere e lasciarle ben in vista: “Così vengono a riprendersele”. La sua chiosa finale: “A casa tua puoi fare quello che vuoi” (repubblica)

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