Cronaca

I lavori sul Lungomare hanno fatto già le prime vittime

Gela – I lavori sull’asfalto del Lungomare hanno già fatto le prime vittime. Vittime si fa per dire, per fortuna, perchè Rosario Cauchi e la sua mamma sono pieni di ferite ma vivi ed in grado di denunciare quanto accaduto oggi nei pressi della Rotonda ad est di Macchitella. “Stavo percorrendo la strada che porta a Macchitella – racconta il giovane – a bordo di un ciclomotore con mia madre come passeggero. L’andatura era regolare ma ad un certo punto del percorso che non era preceduto da alcuna segnalazione, abbiamo incontrato il fondo stradale scarificato e il bitume caldo e scivoloso. Il motociclo non ha retto a quelle condizioni della strada e siamo caduti. Abbiamo dovuto far ricorso alle cure dei medici.  Abbiamo riportato ferite lacero contuse dappertutto, in ogni parte del corpo: mani, braccia, gambe, torace. Io sono stato sottoposto alla Tac ed ad ogni tipo di analisi, per fortuna su input dei medici dell’ospedale. Mia madre ha riportato anche la rottura di una costola. Questo non è modo di gestire un’area dove ci sono lavori in corso: senza segnaletica, senza delimitazione della carreggiata dove transitare: niente di niente. Le solite cose di Gela che ci rovinano le giornate”. Mamma e figlio non sono in gravi condizioni ma le ferite sono davvero tante.

Questi sono i lavori pagati dalla Regione per il passaggio del Giro di Sicilia, le altre strade ridotte a gruviera, possono aspettare

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