CronacaMessina

Dipendenti costretti a restituire parte dello stipendio, ai domiciliari imprenditore

Avrebbe costretto, negli ultimi tre anni, le dipendenti a restituire in contanti parte dello stipendio. I finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare che dispone gli arresti domiciliari, con contestuale sequestro di disponibilità finanziarie per un valore di 12.730 euro, nei confronti di un imprenditore di Giardini Naxos, ritenuto responsabile del reato di estorsione ai danni di due dipendenti.
In conclusione, l’odierna operazione testimonia l’impegno della guardia di finanza, vieppiù in ragione delle specialistiche funzioni di polizia economico – finanziaria, nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori e nel corretto assolvimento degli oneri contributivi e previdenziali.

Nello specifico le fiamme gialle della compagnia di Taormina hanno eseguito mirati accertamenti dai quali sarebbe emerso, secondo l’impostazione accusatoria, che un imprenditore operante nel settore del commercio di articoli medicali e ortopedici, dopo un breve periodo di impiego “in nero”, aveva assunto due dipendenti con un contratto di lavoro che prevedeva un numero di ore inferiori a quelle realmente prestate, con la promessa di un futuro aumento di stipendio.

L’indagine, coordinata dalla procura della Repubblica di Messina, consistite in complesse ricostruzioni documentali, intercettazioni ambientali e accertamenti bancari, consentivano di accertare che l’imprenditore, a fronte dell’aumento dello stipendio in busta paga, avrebbe costretto – nell’ultimo triennio – le dipendenti a restituire quota parte dello stesso in contanti, con la minaccia di licenziamento in caso di rifiuto.

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