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Continutiva occupazione abusiva ed illeciti ambientali – stabilimento balneare in C/da Tenutella sequestrato dalla Capitaneria di Porto

I titolari hanno già provveduto a regolarizzare le deficienze riscontrate tant’è che è già intervenuto il provvedimento di dissequestro.

Nell’ambito dello svolgimento di attività di polizia demaniale, questo Comando,
nell’ottica di monitorare ed effettuare una ricognizione della situazione degli abusi
demaniali presenti nella propria area di giurisdizione ha accertato, nei giorni scorsi in
contrada Tenutella del Comune di Butera, la continuativa occupazione abusiva perpetrata
dai titolari di uno stabilimento balneare, ai quali era stata negata, già nel 2020 la proroga
del titolo concessorio. Le opere oggetto di sequestro, includenti anche strutture realizzate
in difformità al progetto allegato all’originaria concessione, occupavano una porzione di
demanio avente estensione di circa 2.2000 mq, restitutendolo alla pubblica fruizione.
In ottica di controllo integrato i militari procedevano a contestare, altresì, reati
ambientali ivi riscontrati, deferendo i titolari dello stabilimento di cui è cenno per la
condotta antigiuridica di deposito incontrollato di rifiuti, nonché di combustione di
rifiuti, avendo riscontrato aree in cui venivano accatastati rifiuti, nonché
successivamente sottoposti a bruciatura (plastica, alluminio, vetro e legno).
A seguito di un controllo esperito agli scarichi asserviti allo stabilimento, si
procedeva ad elevare apposita sanzione amministrativa ai sensi e per gli effetti
dell’articolo 133, comma 2, dlgs 3 aprile 2006, n. 152, avendo mantenuto una
vasca imhoff senza alcuna autorizzazione in corso di validità, fattispecie che
comporta l’irrogazione di una sanziona amministrativa da quantificare, a cura
dell’Organo competente, da 6.000 a 60.000 euro.
Altresì, i titolari dello stabilimento venivano deferiti alla competente Autorità
Giudiziaria ai sensi dell’articolo 181 del D.lgs 42/2004, per aver effettuato
innovazioni, senza la prescritta autorizzazione della Soprintendenza opere nella
fascia tutelata ex lege dei 300m dalla battigia.

Sono in corso le operazioni di ripristino, sia ambientale che demaniale, sotto il
monitoraggio della Procura della Repubblica di Gela e del personale della
Capitaneria di porto di Gela.
Si precisa che gli indagati, per i quali sussiste in ogni caso la presunzione
d’innocenza sino al giudizio definitivo di ultimo grado, hanno già provveduto a
regolarizzare le deficienze riscontrate tant’è che è già intervenuto il provvedimento
di dissequestro.

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