Attualita

Ventotto anni di precariato non bastano

..e ancora la non si risolve la vertenza dei lavoratori delle Camere di commercio

Palermo – Fumata nera all’Assemblea Regionale Siciliana per i lavoratori precari in generale e
delle CCIAA in particolare, nella seduta di mercoledì 25 settembre è stato stralciato
l’articolo al collegato della prossima finanziaria in discussione all’ ARS, che prevede tra
l’altro il rifinanziamento del precariato siciliano e che consente agli enti utilizzatori di
completare le procedure di stabilizzazione entro il 31 dicembre 2020.
La CGIL FP di Caltanissetta con i suoi rappresentanti Rosanna Moncada e Giancarlo La Rocca, chiede con fermezza al governo regionale l’immediata
ripresentazione dell’articolo, già esitato favorevolmente dalla V commissione e che non ha
aggravio di nuove spese.
Meritano attenzione tutti i lavoratori precari e in particolare il personale a tempo
determinato delle CCIAA della Sicilia, che da mesi cerca di far sentire la propria voce
organizzando assemblee e sit – in.
La situazione è grave non soltanto per i lavoratori ma anche per l’utenza che, per il
proclamato stato di agitazione, non può ottenere i servizi loro necessari. Basti pensare che
lo sportello della CCIAA di Gela di viale Mediterraneo, che è gestito da soli 4 lavoratori
precari, espleta servizi essenziali inerenti il Registro Imprese, Rec, Albo Imprese Artigiane
e Firma Digitale. Disagi pure presso il Tribunale di Gela, dove prestano attività altri 4
lavoratori precari in prestito dalla CCIAA di Caltanissetta.
Da tempo la CGIL FP nissena chiede, alla CCIAA di Caltanissetta, atti concreti che
prevedano un percorso serio e funzionale che stabilisca il fabbisogno del personale in
maniera da potere applicare le leggi di stabilizzazione esistenti e che già altre
amministrazioni hanno utilizzato.

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