Varie

GELA CITY; Co-working tra le attività del centro storico

GELA – Una festa di moda, incontri, marketing e promozione: è il progetto Gela City, presso Bebe WineStyle & Mixology in Vico Cappadonna n.12/13, inaugurato stasera: un Co-working tra le attività del centro storico e quelle delle zone residenziali nata da un’idea di Carmelita La bella e della Dott.ssa Francesca Tona. Come evidenzia Il consigliere Romina Morselli “Oggi, più che mai, Gela, il centro storico e le sue attività commerciali hanno bisogno di “lavorare in sinergia” rispondendo ad un crescente bisogno di instaurare rapporti proteggendosi così dall’isolamento causato da forti connotazioni individualistiche dell’odierna società. Oggi è sempre più necessario condividere, ovvero utilizzare un modello di economia collaborativa, in cui tutti possano offrono competenze, conoscenze, tempo, valori comuni e beni con il fine ultimo di stringere legami e relazioni”

Nel Frattempo a livello politico il ViceSindaco Terenziano Di Stefano (UNA BUONA IDEA), rispondendo ad una interrogazione del consigliere di opposizione Salvatore Incardona (UDC), ha comunicato la volontà di costituire un tavolo permanente, di cui Incardona farà parte, al fine di studiare le criticità e trovare le soluzioni per risolvere il problema dello spopolamento commerciale.

Dopo la comunicazione nei social, di ciò da parte del Consigliere d’opposizione, ne è nata una discussione appassionata che ha coinvolto la proprietà del Bebe WineStyle & Mixology organizzatrice del Co-working la quale ha così commentato:

“posseggo un locale commerciale ubicato in pieno centro storico, per tal motivo, ma a prescindere vice sindaco e consigliere, hanno colto esattamente la mia preoccupazione per questa città, dalla quale per motivi personali ma anche lavorativi, avevo deciso di andare via. Immagino Gela come una bella donna seviziata e abusata dal potere e abbandonata al suo destino…..qualora fosse stata sola ….si perché in realtà questa storia non finisce così, perché Gela non è sola, ha tanti amici, persone che le vogliono bene che sono nate, sono state cullate e sfamate dal suo sole, dalla sua terra dalle sue infinite bellezze.

Tutti dobbiamo a Gela un po di noi, nel nostro piccolo tutti. Il problema sollevato dal consigliere Totò Incardona mitiga la mia sofferenza e mi allieta perché?

Perché da speranza che ancora qualcuno ci crede, che ancora si può fare, che ancora qualcuno sollecita le folle, che ancora qualcuno si pone un quid e ricerca nella comunità uno sforzo e un un’alleato per collaborare e per trovare la giusta soluzione, affinché questa bella donna possa tornare fiorita nella sua bella veste di Regina del Mediterraneo. Non ero certa di voler riaprire la mia attività, perché vedo questa città sporca e alla deriva però penso che una seconda, una terza possibilità va data a tutti. Prima di prendere la decisione definitiva per la riapertura di Bebe WineStyle & Mixology, il mio wine bar ubicato in pieno centro storico, mi sono confrontata con i miei clienti e con i miei amici e tutti all’unanime, con il loro entusiasmo mi hanno convinto a fare. Tutti vogliono vivere il centro storico e soprattutto questa città, nella sua interezza. Parto anche dall’iniziativa del sig. Luigi Greca , parto dal coraggio di due miei ex collaboratori, Sophia e Giuseppe giovani ragazzi che hanno aperto un locale nel centro storico, parto dagli alunni del liceo Scientifico di Gela, che con la loro progettualità e iniziative hanno avuto plausi e applausi in Italia e in Europa, parto dal confronto con la manager Rita Damante, la quale mi disse: “perché se andiamo fuori Gela è possibile realizzare tutto e a Gela bisogna tribolarsi anche per mettere un semplice tavolo fuori dai bar”, lei mi fece l’esempio di una bicicletta su un tetto che da soggetto rottamato divenne insegna. Perché a Gela l’iter burocratico è così estenuante? Beh ovunque è così, soltanto che Gela per essere curata ha necessità di essere “sburocratizzata”. Tanti giovani e tanti professionisti hanno voglia di fare, progettare e realizzare. Come? Tenendo in considerazione ogni singolo progetto, che unito ad un altro singolo progetto mette in atto una macchina costruttiva o non demolitiva, considerando di mettere in atto dove possibile ogni singolo piccolo evento inglobato insieme ad altri di rilevanza maggiore;  esempio gli eventi che si possono realizzare per enfatizzare le nostre bellezze patrimoniali dalla torre di Manfria ( non dimentichiamo che portava a Gela 1000 per circa a visitare la torre per godere del suo ruffiano tramonto), al museo all’area archeologia fino al centro storico che si potrebbe innanzitutto ripulire e arredare-. Non dimenticando le tradizioni, mettendone in opera la nuova progettazione di arredo urbano . Ecco detto ciò propongo, così come avevo già proposto con una lettera aperta alla scorsa amministrazione, di formare una casa comune, un tavolo d’intenti con tutti coloro che hanno voglia di fare. Grazie a Salvatore Incardona per aver sollevato questo problema  e per aver così sollecitato le nostre risposte, nella speranza di poter uscire vestiti a festa con la nostra madre terra chiamata Gela regina del Mediterraneo. Io ci credo e credo che questa amministrazione possa fare tanto come credo che tutti noi possiamo fare tanto a prescindere dal colore politico e dalla nostra posizione sociale lavorativa inclusi i club service Lions Gela ,Rotary Club, Club nautico  tutti . A tagliare il nastro i consiglieri Incardona e Morselli e Carmelita La Bella.

Erano presenti i proprietari dell’attività “LIGUERO” che poco tempo fa ha subito danni da parte di ignoti, Marinella Emanuello che è prensete in città con vari negozi, artigiani come SICILIANEDDA, VERONICA INFURNA makeup stylist  e FILIPPO COSTANZA  hair stylist con presenze in Vogue Italia

 

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button