La buona notizia del collegamento aereo fra Trapani e Catania ne richiama, per associazione di idee, un’altra non nuova e decisamente cattiva. Il servizio proposto dalla compagnia Aeroitalia (primo volo il 30 ottobre) potrebbe rivelarsi una soluzione di grande utilità e questo perché in Sicilia i collegamenti ferroviari e autostradali sono all’anno zero come spiega Massimo Lorello su “la REPUBBLICA”. Così, l’aeroplano anche per brevi spostamenti – da Trapani a Catania si impiegheranno 50 minuti – diventa la soluzione migliore per evitare disavventure. Esattamente come accade nei Paesi del Terzo Mondo.
D’altra parte, per andare da Milano a Palermo in aereo si impiega un terzo del tempo necessario per spostarsi in treno da Palermo a Siracusa. Ma tant’è, mentre nel resto d’Italia si realizzano grandi opere ferroviarie, in Sicilia i privati pensano di collegare i Comuni sorvolando le infrastrutture pubbliche crollate o mai completate. Cambierà qualcosa con il nuovo governo regionale? Il presidente Renato Schifani ha già rispolverato l’idea del Ponte sullo Stretto. Il resto, evidentemente, può attendere.