CronacaDall'Italia

La Conferenza Episcopale solidale con la Ong. 130mila euro a favore della Mare Jonio, mentre l’hotspot di Lampedusa è al collasso

 

Visite ufficiali, telefonate di solidarietà e una maxi donazione da 130mila euro sono i gesti di umanità che la Conferenza Episcopale Siciliana sta avendo nei confronti della Ong Mediterranea e di tutto l’equipaggio della Mare Jonio.

La nave ieri sera ha concluso la decima missione nel Mediterraneo. E’ salpata dal porto di Pozzallo per trasferirsi al porto di Mazara del Vallo, dove è giunta oggi alle ore 13. Cambio di equipaggio, manutenzione, rifornimenti e via per la partenza della undicesima missione.

In questi giorni le Ong, che hanno battuto il Mediterraneo hanno trasferito in Sicilia centinaia di clandestini provenienti dalla Libia. Proprio questa notte sette migranti sono morti per ipotermia mentre tentavano di raggiungere Lampedusa su un barcone che trasportava circa 280 persone. Nel frattempo il centro migranti di Lampepusa è al collasso: 645 persone al momento sono presenti in una struttura da 250 posti.

Gli altri sono stati portati all’hostpot di contrada Imbriacola, dove erano già presenti 365 clandestini. Per dissipare questa emergenza un centinaio di migranti dovrebbero raggiungere il centro di Porto Empedocle con un traghetto di linea.

Urla di aiuto quelle del sindaco della piccola isola siciliana, Totò Martello, che denuncia lo stato di abbandono in cui versa Lampedusa: “Non possiamo andare avanti da soli. Ancora una tragedia, ancora una volta piangiamo vittime innocenti, qui continuiamo a fare la nostra parte tra mille difficoltà, nonostante il governo italiano e l’Europa sembrano avere dimenticato Lampedusa ed i lampedusani. Ma non possiamo andare avanti da soli ancora per molto. Come è possibile che uno Stato democratico e una Europa democratica non prendano in considerazione il fatto che esiste un problema e che questo problema deve essere risolto?”. Si chiede il sindaco di Lampedusa e Linosa.

Giornate buie che i lampedusani conoscono oramai da anni a causa degli sbarchi dei clandestini. In questa ennesima situazione di crisi, il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, ha dichiarato tutto il suo affetto e la sua solidarietà attraverso una telefonata a Sheila Melosu, palermitana e capomissione della nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans. “Seppur lontano fisicamente sono con voi con l’affetto. Sappiate che condividiamo in pieno i vostri ideali di accoglienza, del prendersi cura dell’altro”. Ha dichiarato telefonicamente monsignor Mogavero alla capomissione della Mare Jonio mentre l’imbarcazione si stava dirigendo verso il porto di Pozzallo. “Parlare di accoglienza dovrebbe essere scontato – ha detto Mogavero – ma non sempre è così. Insieme dobbiamo scardinare logiche e ideali di chi non vuole sentirne di accoglienza dei nostri fratelli, di prendersi cura di chi ha bisogno, anche di salvezza”. Conclude il Vescovo.

Qualche settimana fa, l’equipaggio della Mare Jonio, prima di salpare dal porto di Trapani aveva incontrato monsignor Pietro Maria Fragnelli e Corrado Lorefice. Rispettivamente vescovi di Trapani e Palermo. (ilgiornale)

 

 

 

 

 

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